Su la redditività delle banche europee, le italiane in vetta

- di: Matteo Borrelli
 

Nel terzo trimestre del 2024 la redditività delle banche europee ha registrato un incremento significativo, con un Return on Equity (RoE) medio dell’11,1%, in aumento rispetto al 10,9% del trimestre precedente. Questo dato segna un ritorno ai livelli pre-pandemia, evidenziando la solidità del settore bancario nell’area euro. 

Performance dei principali paesi
Gli istituti italiani si distinguono particolarmente, con un RoE che sfiora il 16%, posizionandosi al vertice tra le banche europee. Anche Spagna, Portogallo e Grecia registrano performance superiori alla media europea, mentre Francia e Germania si attestano al di sotto di essa. 

Fattori determinanti
L’aumento dei tassi di interesse ha giocato un ruolo cruciale nel sostenere la redditività bancaria. Claudia Buch, presidente del Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale Europea (BCE), ha sottolineato: “Una determinante fondamentale è rappresentata dai più alti tassi di interesse: durante il periodo di tassi contenuti il rendimento medio del capitale delle banche era pari al 5,5%; a seguito della normalizzazione dei tassi è aumentato al 9,2%”. 

Qualità degli attivi e rischi emergenti

Nonostante la crescita della redditività, emergono segnali di vulnerabilità. L’EBA (European Banking Authority) ha rilevato un lieve incremento dei crediti deteriorati (NPL), con un rapporto dell’1,86% sul totale, evidenziando un potenziale deterioramento della qualità degli attivi in futuro. 
Inoltre, la BCE ha espresso preoccupazione per l’aumento delle insolvenze aziendali, che potrebbero influire negativamente sulla qualità del credito. “Dalla metà del 2022, tuttavia, le insolvenze delle imprese sono in aumento, segnalando un potenziale deterioramento della qualità degli attivi in futuro”, ha dichiarato Buch. 

Prospettive future
Guardando al futuro, l’indebolimento delle prospettive macroeconomiche e i cambiamenti strutturali nell’economia richiedono una maggiore vigilanza. I rischi geopolitici, spesso non prezzati dai mercati finanziari fino a quando non si concretizzano, potrebbero portare a un brusco repricing del rischio, aumentando i rischi per la liquidità e portando a ulteriori perdite. 
In sintesi, sebbene le banche europee mostrino segnali positivi in termini di redditività e solidità patrimoniale, è fondamentale mantenere alta l’attenzione sui potenziali rischi emergenti per garantire la stabilità del settore nel medio-lungo termine.

(Nella foto Christine Lagard, Presidente della BCE)
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