Banca d'Italia: "Debito pubblico ancora in crescita a giugno"

- di: Daniele Minuti

16/08/2023

Banca d'Italia ha pubblicato il report "Finanza pubblica: fabbisogno e debito" e dal documento dell'Istituto viene evidenziata un'ulteriore crescita del debito delle Amministrazioni pubbliche per il mese di giugno, salito di 27,8 miliardi su base mensile fino a quota 2.843,1 miliardi.

Banca d'Italia: "Debito pubblico ancora in crescita a giugno"

Secondo l'analisi di Bankitalia, questo aumento riflette la crescita della disponibilità liquide del Tesoro, cresciute di 14,2 miliardi di euro fino alla cifra di 41,8 miliardi di euro, a quella del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (a 12,3 miliardi di euro) e all'effetto degli scarti e dei premi all'emissione oltre che al rimborso della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (per 1,3 miliardi di euro).

Per quanto riguarda la divisione in sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali sale di 30,4 miliardi di euro, mentre cala di 2,6 miliardi di euro quello relativo alle Amministrazioni locali, con il debito degli Enti di previdenza che si mantiene stabile su base mensile (vita media residua che resta invariata, a 7,7 anni).

La quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia è calata al 25,4%, scendendo di 0,4 punti percentuali rispetto al valore registrato a maggio, mese in cui quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) sono rimaste sostanzialmente stabili, rispettivamente 26,5% e al 10,9%

Capitolo entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato: il valore di giugno è salito di 6,3 punti percentuali su base annua, arrivando a 38,2 miliardi di euro, mentre nel primo semestre dell'anno sono state pari a 231,3 miliardi, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Tags: economia, banca d'italia

Notizie dello stesso argomento

Trovati 109 record

Pagina

...

Economia e Finanza

24/12/2025

Campari, Garavoglia riprende le azioni: pace col Fisco, non col pm