Assolombarda: "+4,6% di studenti internazionali negli atenei di Milano per l'anno 2020-2021"

- di: Daniele Minuti
 
Il sistema degli atenei di Milano continua a essere uno dei principali centri di riferimento per i talenti esteri: l'indagine annuale di Assolombarda ha infatti dimostrato che, nonostante l'anno di pandemia, nel periodo 2020-2021 sono oltre 15.000 gli studenti internazionali che hanno scelto il capoluogo lombardo per il loro percorso di studi, dato in crescita del 4,6% rispetto all'annata precedente.

Assolombarda: "Cresce il numero di studenti esteri negli atenei di Milano per l'annata 2020-2021"

La crescita è minore rispetto alle stagioni passate (+11% in media) ma vista l'emergenza sanitaria è l'ennesima prova dell'inarrestabile processo di internazionalizzazione degli atenei milanesi, dove il 6,7% degli iscritti proviene dall'estero. Lo studio di Assolombarda, pubblicato su Your Next Milano, mostra che gli studenti stranieri in mobilità temporanea diretti verso Milano sono calati di meno di tre punti percentuali (mentre il calo degli studenti italiani in uscita arriva al -30%), dati che provano la fiducia verso Milano che ha saputo rispondere tempestivamente all'impatto pandemico.

Il report descrive l'identikit degli studenti in questione: "Il 40,7% è iscritto a un corso di laurea ‘STEM’ (ossia un corso di Scienze, Matematica, Ingegneria, Tecnologia, Fisica, Informatica, Chimica, Architettura), una percentuale molto più elevata rispetto al 29,8% rilevato per il totale degli studenti milanesi. Si aggiunge una quota significativa, pari al 6,2%, di studenti internazionali iscritti a un corso di laurea in ‘Arte’ (ossia un corso di Design, Arte, Spettacolo e Multimedia), che si confronta con un 2,9% riferito al totale studenti. Inoltre, il 6,8% dei giovani dall’estero frequenta corsi attinenti professioni medico sanitarie (9,6% nel totale studenti)".

L'alta affluenza porta Milano a diventare una sorta di "melting-pot" dove l'Asia è il continente principale di provenienza per gli studenti esteri (44%, +3% rispetto all'anno precedente) con Cina, India e Iran in cima alla lista (Rispettivamente 15,7%, 10,3% e 8,7%). Il 38,5% invece arriva da paesi che fanno parte dell'Unione europea, anche grazie alla maggiore facilità di circolazione.

Monica PoggioVicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano (nella foto), ha commentato: "L’alto livello di apertura internazionale insieme alla elevata capacità di attrarre i talenti migliori confermano la grande vitalità del sistema accademico e del tessuto sociale di Milano e della Lombardia, "habitat" sempre più favorevole nel quale studiare e fulcro della ricerca e dell’innovazione in Italia. Basti pensare che in Lombardia si attiva il 20% della spesa in R&S nazionale, lavorano il 21% dei ricercatori, si effettua il 31% della ricerca scientifica più altamente citata, viene registrato il 33% dei brevetti, e ha sede il 27% delle startup. Tuttavia, occorre continuare a consolidare e sviluppare l’ecosistema istruzione-ricerca–innovazione, agendo su più livelli e facendo leva sulle opportunità del PNRR. In primis, investire sul capitale umano e sulla formazione riducendo le disuguaglianze di accesso all’istruzione e il mismatch di competenze, attraverso percorsi di orientamento che, se ben strutturati, aiutano a prevenire gli abbandoni universitari e a rispondere ai bisogni di professionalità delle aziende. In secondo luogo, potenziare e rilanciare la ricerca aumentando il numero dei ricercatori e incrementando l’investimento in R&S, che, seppur in forte avanzamento nell’ultimo quinquennio, rimane più basso rispetto ai benchmark europei. Infine, alimentare lo scambio di conoscenze e di esperienze, promuovendo modelli di collaborazione vincenti tra università, enti di ricerca, imprese e istituzioni".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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