Assolombarda: "Il Life Sciences lombardo ha retto alla pandemia e conferma la sua leadership"

- di: Daniele Minuti
 
Assolombarda ha ufficialmente presentato i risultati della ricerca "La rilevanza della Filiera Life Sciences in Lombardia e in Italia", durante il Milan Life Sciences Forum: il report va ad evidenziare l'importanza del comparto in questo periodo storico, confermando il ruolo cardine che la Lombardia ha nello scenario italiano e globale.

Assolombarda: "Il Life Sciences lombardo ha retto alla pandemia"

L'analisi mostra come la pandemia (e le criticità a essa legate) non ha fermato la crescita del settore Life Sciences, né in Lombardia che a livello nazionale: il valore della produzione in Italia è infatti salito del 6,9% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019, fino a 250 miliardi di euro, con un valore aggiunto di oltre 105 miliardi di euro (in crescita su 2020 e 2019, rispettivamente del 3,4% e del 4,8%). Dati riflessi dalla Lombardia, col valore totale che va oltre i 74,5 miliardi di euro (+5,4% e +5,5% su 2020 e 2019) mentre quello aggiunto arriva a 27 miliardi di euro (+3,5% e +5,8% su 2020 e 2019).

La filiera quindi si conferma fondamentale nell'economia nazionale (nel 2021 ha rappresentato il 10,6% del PIL a livello di valore aggiunto, con quello della Lombardia che è pari al 13% del PIL regionale). La regione dà nuova prova del contributo alla filiera nazionale, con il 20% degli addetti situati in essa, dove si registra il 26% del valore aggiunto e il 30% di quello della produzione).

Un contributo provato anche nel rapporto con l'Europa: la regione infatti si distingue nel comparto farmaceutico assieme a quella della Catalogna, della Baden-Württemberg e Île de France, con un valore aggiunto per abitante da 618 euro, superiore agli standard.

Da non sottovalutare anche il ruolo delle imprese industriali: prendendo come campione le 74 maggiori aziende della Lombardia con fatturato oltre i 100 milioni di euro, il 60% svolge un'attività produttiva in regione.

Sergio Dompé, vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences (nella foto), ha commentato: "Come Assolombarda, anche alla luce delle evidenze emerse durante la crisi pandemica, crediamo fortemente nel ruolo della filiera Life Sciences come motore per la salute ma anche per la crescita e lo sviluppo del territorio. Tuttavia, come dimostrano i dati del NADEF, le previsioni di spesa sanitaria sono in controtendenza rispetto ai reali bisogni del SSN e dei cittadini. Si prevede una riduzione della spesa in valore assoluto e della sua incidenza sul PIL (dal 7,1% nel 2022 al 6,1% nel 2025). Questa dinamica, ancora una volta, rischia di minare il percorso di crescita e sostenibilità del sistema della salute, la ricerca e l’innovazione. Il PNRR rappresenta oggi un’opportunità di sviluppo per l’ecosistema, ma non può essere l’unico strumento per rispondere a obiettivi strategici a cui imprese e istituzioni devono aspirare in un percorso congiunto: tra gli altri, ricordo l’upskilling dei professionisti sanitari, il rinnovo del parco tecnologico delle strutture sanitarie con logiche basate sul valore, la transizione ecologica e digital, lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione. Si tratta di sfide non più procrastinabili che promuoverebbero, ulteriormente, l’eccellenza del nostro Made in Italy e delle strutture del Servizio Sociosanitario regionale. Per fare questo serve un piano strategico e di investimenti per le Scienze della Vita, che veda la spesa sanitaria come investimento per la salute del cittadino e del nostro Paese. Confermiamo, inoltre, la nostra volontà di continuare a collaborare con la Regione Lombardia, il Ministero della Salute e con tutte le organizzazioni che fanno parte della filiera".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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