Osservatorio sul credito di Assofin, CRIF e Prometeia: famiglie italiane tornano a investire

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Nei primi nove mesi del 2024 il credito alle famiglie italiane registra una ripresa significativa, spinto dalla combinazione di un miglioramento del mercato del lavoro, di una politica monetaria più accomodante e del recupero del potere d’acquisto eroso negli anni precedenti. Lo evidenzia la 57ª edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio di Assofin, CRIF e Prometeia.

Assofin, CRIF e Prometeia: famiglie italiane tornano a investire

Il credito al consumo, in particolare, segna un aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. A trainare questa crescita sono soprattutto i prestiti personali, che consolidano il percorso di recupero iniziato a fine dello scorso anno con un incremento dell’11,2%. Anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di autoveicoli e motocicli hanno registrato un deciso miglioramento, riflettendo l’andamento positivo del mercato dell’auto, sia nuovo che usato. Sul fronte dei beni e servizi, nonostante alcune difficoltà nei settori dell’elettronica e degli elettrodomestici, si confermano volumi stabili rispetto all’anno precedente grazie all’impulso delle soluzioni di pagamento “small ticket” utilizzate nell’e-commerce. La stabilità raggiunta dalla cessione del quinto, che azzera il calo registrato negli ultimi anni, segnala infine un ulteriore rafforzamento della domanda di credito da parte di pensionati e dipendenti privati.

Un altro segnale incoraggiante arriva dal mercato dei mutui immobiliari, dove il valore complessivo delle erogazioni torna a crescere del 4,1%. L’accelerazione è ancora più evidente nel terzo trimestre del 2024, con un aumento del 14,3% delle richieste di mutui per l’acquisto di abitazioni. La ripresa è favorita soprattutto dalla crescente diffusione dei mutui green, strumenti dedicati alla riqualificazione energetica degli immobili che hanno contribuito a migliorare anche l’andamento delle compravendite residenziali. Prosegue inoltre l’attività legata alle operazioni di surroga, con un aumento del 59,1% nei primi nove mesi dell’anno, che ha permesso alle famiglie di alleggerire le rate e proteggersi dagli effetti degli aumenti dei tassi di interesse registrati nel biennio precedente.

La qualità del credito alle famiglie rimane sotto controllo. Il tasso di default, pur registrando una lieve crescita, si attesta su livelli contenuti, raggiungendo l’1,4% a settembre. La stabilità è particolarmente evidente nel settore dei mutui, sostenuta da fattori come le surroghe, il Fondo di Garanzia e il Bonus Mutui. Per il credito al consumo, invece, si osserva un aumento moderato degli indicatori di rischiosità, principalmente nei prestiti personali, mentre rimane stabile la qualità del credito legato ai finanziamenti auto.

Le prospettive per il biennio 2025-2026 delineano un ulteriore rafforzamento della domanda di credito. L’attesa riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE, unita alla ripresa del potere d’acquisto delle famiglie, favorirà il mercato dei mutui immobiliari, che continueranno a crescere anche grazie al miglioramento del contesto immobiliare. Allo stesso tempo, il credito al consumo continuerà a espandersi, seppur a ritmi più contenuti rispetto al 2024, con i prestiti personali a rappresentare una quota rilevante dei flussi complessivi. La rischiosità del credito, pur mostrando un aumento fisiologico, rimarrà comunque su livelli sostenibili grazie al basso indebitamento delle famiglie italiane, all’accumulo di liquidità registrato negli ultimi anni e alla resilienza di coorti di prenditori selezionati con maggiore attenzione dagli operatori finanziari.

L’innovazione tecnologica e la crescente attenzione alla sostenibilità rappresentano le nuove sfide e opportunità per il settore finanziario. Il completamento della transizione digitale, favorito dall’adozione di strumenti come l’intelligenza artificiale, e la risposta alla crescente domanda di prodotti green offriranno importanti opportunità di sviluppo per il mercato del credito alle famiglie italiane.
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