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Amano Corpus Animae: una mostra celebra la grandezza di Yoshitaka Amano

- di: Claudia Loizzi
 
Amano Corpus Animae: una mostra celebra la grandezza di Yoshitaka Amano

Photo Credit: Alessandro Bremec

La più grande mostra europea dedicata al maestro Yoshitaka Amano apre nello spazio espositivo del Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Dopo il grande successo della mostra a Milano, anche Roma ospiterà dal 28 marzo al 12 ottobre 2025 il grande artista con oltre 200 tra opere originali, cel d'animazione e oggetti di culto. Un unico percorso espositivo per celebrare i 50 anni di carriera di Amano.

Amano Corpus Animae: una mostra celebra la grandezza di Yoshitaka Amano

Artista di Shizuoka, la patria dello shogun Tokugawa leyasu che nel 1600 riunificò il Giappone abbattendo le barriere interne, Amano abbatte le barriere del tempo attraverso la creazione di mitologie contemporanee che sono rimaste e rimarranno impresse nell’immaginario collettivo di diverse generazioni.

La mostra ha cercato di dare corpo e anima alla straordinaria produzione poliedrica dell’artista, che spazia dal videogioco al manga, dall’anime al teatro, dalla moda alle fine art attraversando il mondo dell'editoria e del fumetto americano.

Con cinque sezioni di mostra e una narrazione in grado di scandagliare le tante anime di Amano, il percorso espositivo ha inizio dai suoi primi disegni per l’animazione del periodo Tatsunoko: quindici anni di carriera tra il 1967 ed il 1982 trascorsi nello studio di animazione Tatsunoko Production in cui, prima come animatore e poi come character designer, ha contribuito alla creazione di cartoni animati cult come Gatchaman, Kyashan, Mago Pancione, Judo Boy, Ape Magà, Pinocchio, Yattaman, Hurricane Polimar, Tekkaman.

Tra i preferiti di Amano, quelli che egli personalmente ricorda con tanto affetto sono Gatchaman e Tekkaman per le tematiche sci-fi e l'approccio realistico ai personaggi, ma quello nel quale si è divertito più a lavorare è stato certamente Yattaman. Prodotto dalla Tatsunoko nel 1977, uscito in Italia nel 1983, fa parte della serie Time Bokan: una serie di Anime il cui topos è il viaggio nel tempo alla ricerca di qualcosa di estremamente importante da parte di due team rivali.

Da una parte i buoni: una coppia di ragazzi belli e giovani; dall’altra un trio di adulti: 2 goffi personaggi capitanati da una donna virago tanto femminile quanto dispotica. La differenza con gli altri Anime è che gli scontri epici e le battaglie sono messi da parte per far spazio alla parodia e alla demenzialità più spassosa e scanzonata.

A tal proposito, Amano ricorda il divertimento nel creare tutti gli sketch e le gag all'interno della storia, i dialoghi e le battute irriverenti e spensierate. E non solo, Amano ricorda che negli anni '70 arrivava per la prima volta in Giappone il movimento della Pop-art. Ed è proprio da qui che ha tratto ispirazione per Yattaman sia nella creazione grafica, sia nei contenuti enfatizzando attraverso l’ironia quegli elementi banali o kitsch relativi al patrimonio culturale tradizionale.

Altre tappe importanti nel percorso della mostra sono le variant cover di Batman e Superman e le tavole di The Sandman; ancora altre opere che vedono protagonista Pinocchio dei primi anni ’70 e ancora i disegni originali di Final Fantasy; fino alle opere inedite del 2024 come quella in tre atti, legata al Centenario Pucciniano, con cui Amano ha voluto omaggiare l’edizione 2024 di Lucca Comics & Games disegnandone i tre poster dedicandoli a Lady Butterfly, Tosca, Turandot.

A rendere ancora più unico l’appuntamento di Palazzo Braschi sono le opere originali, mai esposte in Italia fino a ora, che raccontano la collaborazione di Yoshitaka Amano con il celebre Michael Moorcock: classe ’39, uno dei promotori della New Wave britannica e senza dubbio tra i più importanti esponenti della letteratura fantastica mondiale, autore dell’opera Elric di Melnibonè. I visitatori potranno godere dell’incontro dei due grandi maestri e dei loro immaginari, quello narrativo e quello visivo, in sei tavole dalle quali si evince la genesi che ha successivamente portato alla creazione delle opere di Final Fantasy.

La mostra, ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto organizzativo di Zètema.

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