Si è conclusa oggi la terza edizione Stati Generali della Sostenibilità Digitale, il think tank costituito nel 2022 dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale - la più importante Fondazione di ricerca riconosciuta in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità digitale. Oltre 150 leader delle più grandi aziende pubbliche e private italiane, tra cui Amministratori Delegati, CEO, CIO, CINO e altri C-Level, si sono si sono incontrati e confrontati su temi di grande attualità, come l’introduzione di Intelligenza Artificiale in azienda, la Prassi UNI 147:2023 e il programma Digital4Aid. L’evento ha avuto un programma denso e diversificato, comprendente sessioni parallele su temi specifici, tavole rotonde tra esperti di settore e gruppi di lavoro mirati alla definizione di strategie operative. Novità di quest’anno è stata l’introduzione dei gruppi di confronto Balint, un metodo che incoraggia la riflessione condivisa sulle dinamiche relazionali e decisionali all’interno delle organizzazioni
Intelligenza Artificiale e Sostenibilità:
Ampio spazio è stato dedicato all’esplorazione degli impatti della sostenibilità legati all’adozione dell’Intelligenza Artificiale in azienda. Le discussioni si sono focalizzate su come l’IA possa favorire uno sviluppo sostenibile e, se sviluppata in modo responsabile, sostenere l’economia e il benessere sociale, riducendo al contempo l’impatto ambientale. L’obiettivo del confronto è stato quello di elaborare un documento complessivo che possa rappresentare un primo passo verso la definizione di una roadmap per l’implementazione sostenibile dell’IA in azienda.
Confronto tra i C-Level: verso un approccio condiviso
Quest’anno l’organizzazione ha affiancato alla community dei CIO un nutrito gruppo di decisori provenienti da altre aree dell’azienda. I C-Level delle maggiori 150 imprese italiane hanno quindi collaborato per sviluppare un approccio condiviso all’adozione di un’Intelligenza Artificiale sostenibile, analizzando gli impatti sull’organizzazione aziendale e andando a identificare i temi comuni più rilevanti, nonché i principali benefici ma anche gli ostacoli derivanti dalla sua adozione. Di seguito la classifica e le percentuali ottenute dalle quattro priorità strategiche per i C-Level emerse durante la due giorni con l’indicazione delle azioni necessarie alla realizzazione, elencate in ordine d’importanza e per percentuale di votazione:
Priorità strategica 1: Rapporti tra i C-Level - votata dal 85,71% dei C-Level
Priorità strategica 2 : Rapporto con le Big Tech - votata dal 67,50% dei C-Level
Priorità strategica 3: Policy e ambiti di applicazione dell’IA - votata dal 57,89% dei C-Level
Priorità strategica 4: Relazione con l’organizzazione interna - votata dal 46,34% dei C-Level
Digital Strategy e governance in cima alla lista delle priorità dei CIO
Priorità strategica 1: Data Strategy e Data Governance - votata dal 90,38% dei CIO
Priorità strategica 2: IA nella Digital Strategy - votata dal 74,51% dei CIO
Priorità strategica 3: Sostenibilità digitale dei modelli dell'intelligenza artificiale - votata dal 57,69% dei CIO
Il Manifesto per la Sostenibilità Digitale dell’Intelligenza Artificiale
Lanciato nell’ottobre 2023 dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e realizzato da un gruppo di lavoro differenziato e multidisciplinare, composto dai professori delle Università del network della Fondazione, e dagli esperti delle aziende che sostengono la Fondazione, il Manifesto per la Sostenibilità Digitale dell’Intelligenza Artificiale (IA) è una guida per l’approccio consapevole, responsabile e sostenibile all’Intelligenza Artificiale. Il Manifesto identifica alcuni criteri che tutte le organizzazioni pubbliche e private dovrebbero utilizzare nello sviluppo e adozione di sistemi di IA e che includono, tra le principali, la trasparenza, la non discriminazione nella strutturazione e applicazione dell’IA, l'equità, la sostenibilità economica, sociale e ambientale, l’interoperabilità e portabilità delle tecnologie di IA, la possibilità di revoca dell’azione, il rispetto della privacy, la sicurezza delle informazioni, la riconoscibilità di ciò che è stato creato con l’IA, la necessità di una formazione consapevole sulla conoscenza delle tecnologie digitali, fra cui l’IA, la valutazione su opportunità e rischi tra possibili danni ed elementi di vantaggio, l’attribuzione delle giuste responsabilità per chi trae vantaggi dall’IA.
“Nel documento vengono presentati i principi e le caratteristiche necessarie per valutare qualsiasi prodotto o servizio realizzato a partire da una Intelligenza Artificiale.” - ha spiegato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale - Si parte dall’assunto che l'IA non deve essere considerata una commodity a cui si accede in modo inconsapevole, ma piuttosto una tecnologia che richiede consapevolezza, competenza e capacità critica. L'obiettivo è utilizzare l'IA per costruire un mondo più sostenibile, affrontando i problemi reali che la società si trova a fronteggiare.”