Agriturismi italiani: un modello di sostenibilità e sviluppo per le aree rurali
- di: Barbara Leone
Gli agriturismi italiani rappresentano un’eccellenza unica al mondo, capace di coniugare autenticità, qualità e sostenibilità. Lo ha sottolineato Augusto Congionti, presidente nazionale di Agriturist, durante il convegno “Agriturist racconta l’agriturismo italiano: passato, presente e futuro”, che si è tenuto mercoledì presso la Fattoria di Maiano, a Fiesole. L’evento, organizzato dall'Associazione nazionale per l'Agriturismo, l'Ambiente e il Territorio, ha messo in luce il ruolo strategico degli agriturismi per il turismo sostenibile e la valorizzazione delle aree interne del Paese.
Agriturismi italiani: un modello di sostenibilità e sviluppo per le aree rurali
“Gli agriturismi italiani offrono qualità, autenticità e sostenibilità, tre valori che fanno dell’Italia un’eccellenza unica al mondo,” ha dichiarato Congionti. “Si confermano un tassello strategico per il turismo sostenibile e la valorizzazione delle aree interne, un volano per il Paese e una garanzia per lo sviluppo economico e sociale di borghi e territori rurali.” Con oltre 26.000 aziende attive, l’agriturismo italiano è un esempio virtuoso di integrazione tra produzione agricola e turismo esperienziale. “Le nostre strutture non si limitano all’accoglienza o alla ristorazione,” ha spiegato il presidente di Agriturist. “Offrono attività che valorizzano il territorio, come le fattorie didattiche, le fattorie sociali e la vendita diretta dei prodotti tipici. Questo è ciò che rende l’agriturismo unico nel panorama mondiale.” Gli agriturismi italiani sono naturalmente sostenibili, grazie all’uso di energie rinnovabili e alla promozione del recupero dei materiali, specialmente nell’ambito della ristorazione. “Siamo un modello per il turismo sostenibile e diffuso,” ha aggiunto Congionti, sottolineando che “per crescere abbiamo bisogno di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni, soprattutto per semplificare le normative e ridurre gli ostacoli burocratici.”
Luca Brondelli, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha posto l’accento sul ruolo sociale degli agriturismi per contrastare lo spopolamento delle aree interne e salvaguardare il patrimonio culturale e architettonico delle campagne italiane. “L’agriturismo non è solo un’opportunità economica, ma un presidio fondamentale per il territorio,” ha affermato Brondelli. Il vicepresidente di Confagricoltura ha inoltre analizzato i nuovi trend del turismo emersi dopo la pandemia. “I turisti non si accontentano più di un soggiorno in un luogo suggestivo. Vogliono essere protagonisti, scoprire i processi produttivi, partecipare a degustazioni e immergersi nella vita rurale,” ha spiegato Brondelli. Per rispondere a queste nuove esigenze, Confagricoltura sta puntando sulla formazione. “Stiamo investendo nella formazione di figure professionali capaci di soddisfare queste esigenze,” ha dichiarato Brondelli. “Stiamo sviluppando, in collaborazione con università e centri di ricerca, figure come i manager turistici per i borghi.”
Il convegno ha confermato il valore strategico degli agriturismi italiani, non solo per il settore turistico, ma anche per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale. Tuttavia, i relatori hanno sottolineato la necessità di un maggiore impegno istituzionale per sostenere un comparto che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e un baluardo per le aree rurali del Paese.