Agenzia Entrate: abitazioni, compravendite in leggero aumento

- di: Redazione
 

Le compravendite di abitazioni nel secondo trimestre 2024 mostrano un lieve incremento che in termini tendenziali si attesta a livello nazionale all’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023 e che riguarda, anche se con intensità leggermente diverse, tutte le aree territoriali. Le grandi città mostrano variazioni diversificate. La quota di persone fisiche che hanno acquistato abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario supera il 40%, dato in crescita rispetto a quanto rilevato nello scorso trimestre. Aumenta la quota di acquisti di prime case, circa il 71% nel secondo trimestre 2024, e solo il 6,4% delle abitazioni acquistate è di nuova costruzione. Nel mercato della locazione, le abitazioni con un nuovo contratto registrato nel secondo trimestre 2024 diminuiscono del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Nel dettaglio dei segmenti individuati nel mercato delle locazioni, sono però in aumento sia i contratti transitori, +1,3%, sia quelli agevolati per studenti con abitazioni locate per intero, +4,5%, e per porzione, +25,7%. Il canone complessivo aumenta, su base tendenziale, per tutti i segmenti e ammonta in questo trimestre a oltre 1,3 miliardi di euro”.

Agenzia Entrate: abitazioni, compravendite in leggero aumento

Così l’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate sintetizza il quadro dell’andamento del mercato immobiliare italiano a metà del 2024.

Le compravendite di abitazioni

Sul mercato nazionale – informa il report dell’Agenzia delle Entrate - nel secondo trimestre del 2024 sono state compravendute circa 186 mila abitazioni, oltre 2 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+1,2%). In tutte le Aree geografiche del paese crescono gli scambi, in controtendenza rispetto all’ultima rilevazione effettuata (era -7,2% nel primo trimestre 2024). L’aumento degli acquisti è più marcato nelle aree del Nord e nel Centro. I comuni minori trainano la crescita con una variazione del +1,6%, più elevata rispetto a quella registrata nelle città capoluogo (+0,2). La superficie complessiva delle abitazioni scambiata aumenta con incrementi analoghi a quelli riscontrati per le unità compravendute. L’aumento degli scambi riguarda tutti i tagli dimensionali ma in particolare vengono compravendute soprattutto abitazioni di piccola grandezza, inferiore a 50 metri quadrati e abitazioni molto grandi, oltre i 115 metri quadrati, entrambe le tipologie crescono del 2% circa. La quota di abitazioni acquistate da persone fisiche che hanno fruito dell’agevolazione fiscale “prima casa” (indicatore collegato agli acquisti di abitazioni principali) si approssima al 71% nel secondo trimestre 2024, circa 7 punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre 2023.

Le compravendite nelle grandi città

I dati delle compravendite di abitazioni nelle otto principali città italiane per popolazione evidenziano una variazione tendenziale annua lievemente negativa, contrariamente al dato nazionale. I segni delle variazioni sono differenti tra le diverse città: Genova e Roma mostrano incrementi degli scambi superiori al 3%, mentre Milano e Firenze presentano volumi in calo, con tassi tendenziali negativi oltre il 7%. Le flessioni sono più contenute a Bologna e Torino. A Roma, in quasi il 50% dei casi ha acquistato le abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario; a Milano, Bologna e Firenze la quota di acquisti con mutuo delle è minore, ma comunque sopra il 40%. Roma è anche la città con la quota più elevata di acquisti di prime case, l’83% circa, mentre per gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione la quota maggiore si osserva a Milano, quasi il 13%.

Le locazioni

Nel secondo trimestre del 2024 sono state locate poco più di 202 mila abitazioni, il 2,7% in meno rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La flessione colpisce più o meno nella stessa misura le residenze ubicate in comuni ad alta tensione abitativa e in quelli ubicate negli altri comuni., in entrambi i casi con un calo tendenziale superiore al 2%. Il canone annuo riferito alle locazioni residenziali registrate nel secondo trimestre 2024, invece, cresce del 2,6%, pari a un volume di oltre 1,3 miliardi di euro.

L’evoluzione prevedibile del mercato. La domanda di case nuove superiore all’offerta e il calo dei tassi e il freno tirato dal Governo su superbonus e bonus farà sentire i suoi effetti dal 2025

Al di fuori del report dell’Agenzia delle Entrate, gli operatori in maggioranza tracciano un’evoluzione prevedibile del mercato proiettata verso l’acquisizione di nuove abitazioni efficientate che non trova riscontro nell’offerta molto limitata del mercato di riferimento. Per gli immobili nuovi si osserva come, dalla rilevazione della domanda e dell’offerta, i costi di costruzione siano aumentati con ripercussioni sul prezzo di vendita degli stessi. Per gli immobili usati offerta e domanda in lieve calo. Un trend che, con la progressiva riduzione dei tassi di interesse e il freno tirato dal Governo su superbonus e bonus, farà sentire i suoi effetti in maniera importanti già dall’inizio del 2025.

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