Su le accise, sigarette e gasolio più cari: il governo al centro delle polemiche

- di: Marta Giannoni
 
Crescono i costi per i fumatori e per chi guida veicoli diesel. Da oggi un pacchetto di sigarette costa in media 20 centesimi in più, mentre un atteso riallineamento delle accise si tradurrà in un incremento compreso tra 1 e 2 centesimi per litro di gasolio. Questa decisione, adottata dal governo con l’obiettivo di sostenere il finanziamento del trasporto pubblico locale (Tpl), ha suscitato un acceso dibattito politico e pubblico.

Accise: un riallineamento che divide
Il governo aveva annunciato questa misura già a settembre, nel contesto del Piano strutturale di bilancio, indicando come priorità l’“allineamento delle aliquote delle accise tra diesel e benzina”. Il decreto legislativo approvato nelle commissioni Finanze del Senato e della Camera prevede che il riallineamento sia graduale, con un incremento per il diesel compreso tra 1 e 2 centesimi al litro, accompagnato da una riduzione analoga per la benzina.
Secondo il Codacons, l’aumento di 1 centesimo per litro comporterà una spesa annua aggiuntiva di 245 milioni di euro per i proprietari dei circa 16,7 milioni di veicoli diesel in Italia, che raddoppierebbe a 490 milioni in caso di un aumento di 2 centesimi. “Si tratta di una vera stangata per le famiglie già gravate da inflazione e caro-bollette”, ha dichiarato il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.

Le reazioni della politica
Le opposizioni non hanno risparmiato critiche. “Nel solito modo furbesco, il governo aumenta le accise sul diesel dopo aver negato per settimane questa intenzione”, ha dichiarato il Partito Democratico in una nota stampa. Azione-Italia Viva ha sottolineato l’incoerenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in passato si era opposta a ogni forma di aumento delle accise.
Dal fronte della maggioranza, Antonio Trevisi (Forza Italia), relatore del decreto legislativo, ha ribattuto: “Non c’è alcun aumento delle accise sui carburanti. Si tratta di un necessario riallineamento basato sul principio che chi inquina di meno paga di meno”. Una posizione condivisa anche da Giorgio Salvitti (Fratelli d’Italia), che ha sottolineato l’importanza di questa misura per incentivare un comportamento più responsabile sul piano ambientale.

Sigarette e tabacco: rincari a tappeto
Non solo carburanti. Gli aumenti previsti nella legge di bilancio 2023, successivamente rivisti con la manovra 2024, colpiscono anche i fumatori. I rincari, che variano da 0,10 a 0,30 centesimi per pacchetto, riguardano diverse marche di sigarette, tabacco trinciato e sigari. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato i nuovi prezzi, già applicati presso i rivenditori autorizzati.

L’orizzonte fiscale: rottamazione quater estesa?
Sul fronte fiscale, si registra una proposta avanzata dalla Lega nel decreto Milleproroghe: estendere la cosiddetta “rottamazione quater”, inizialmente limitata alle cartelle esattoriali emesse fino al 30 giugno 2020, includendo quelle fino al 31 dicembre 2023. Questa misura potrebbe portare un ulteriore respiro per i contribuenti in difficoltà, ma non è ancora chiaro se troverà l’approvazione definitiva. 

Le prospettive per il trasporto pubblico
Le risorse derivanti dal riallineamento delle accise saranno destinate al contratto del trasporto pubblico locale, secondo quanto indicato nelle linee guida del decreto. La speranza è che tali fondi possano contribuire a migliorare l’efficienza e la sostenibilità del Tpl, un settore che necessita di urgenti investimenti per rispondere alle crescenti esigenze di mobilità sostenibile.
Con questa manovra, il governo cerca di bilanciare la sostenibilità ambientale e il fabbisogno di risorse pubbliche, ma le polemiche innescate indicano che il cammino sarà tutt’altro che privo di ostacoli.

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