Uilca su Monte dei Paschi di Siena: va garantito un futuro solido alla banca e preservata l’identità

 
“L’indicazione di circa 4 mila esuberi di dipendenti, da realizzare prevalentemente in un solo anno, prospetta una riduzione di quasi il 20 per cento del personale, con ricadute negative in termini occupazionali e inevitabili implicazioni sull’operatività di   quanti   resteranno   in   servizio”,   così Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, commentando il Piano d’Impresa della banca Monte dei Paschi di Siena, che ha comunque il pregio di porsi “l’obiettivo che auspicavamo di garantire un futuro a Mps e preservarne l’identità”, presentato oggi dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio durante un incontro con i segretari generali delle Organizzazioni Sindacali.

“È indispensabile che l’uscita del personale sia volontaria e che si trovino, all’interno di costanti e costruttive relazioni sindacali, tutte le soluzioni per sostenere l’impegno che sarà richiesto ai dipendenti e per valorizzarli sotto il profilo professionale, normativo ed economico, riconoscendo gli enormi sacrifici che hanno sopportato negli anni per garantire l’attività dell’istituto senese. Come Uilca affronteremo con grande responsabilità, a ogni livello, le fasi di confronto, richiamando l’importanza che si possa arrivare anche a nuove assunzioni e che ogni sforzo dovrà essere funzionale a garantire un futuro stabile per Mps”, continua Fulvio Furlan, segretario generale Uilca. “In questo senso, è necessario che l’azionista pubblico garantisca la continuità dell’attività e che i processi autorizzativi delle Autorità europee siano coerenti dal punto di vista temporale con le tempistiche del Piano, che deve avere la possibilità di conseguire i suoi obiettivi. Il rilancio di Monte dei Paschi di Siena rappresenta un passaggio di grande importanza all’interno di un processo di consolidamento del settore nel credito quale fattore centrale per favorire lo sviluppo del Paese. Un aspetto che deve trovare anche un preciso indirizzo dalle istituzioni, nell’ottica che le banche presidino i territori e recuperino il loro ruolo sociale a sostegno di famiglie e imprese”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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