Sindacati: Tim, urge trasparenza sui processi in atto

 
In risposta alla nostra richiesta di un urgente incontro il Direttore Generale di TIM ha proposto una data per gennaio.

Comprendiamo bene le difficoltà del dott. Labriola a dover rispondere di un’Azienda che allo stato non ha neppure deciso il nome dell’Amministratore Delegato, ma proprio per questo altrettanto grande è la nostra preoccupazione.

Oggi Tim è un bastimento che naviga senza una rotta, ma su quel bastimento ci sono oltre 40.000 lavoratori ed alcuni degli asset fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese.

Il tempo non può scorrere invano. Il Governo in primis ha il dovere di assumere un orientamento a tutela dell’occupazione e degli interessi nazionali, visto che l’eccesso di mercato è la causa e non la soluzione dei problemi.

Ribadiamo quindi l’urgenza di rendere comprensibili e trasparenti i processi in atto.

Infine chiediamo che in questa fase di stallo non si compiano atti unilaterali da parte aziendale che possono compromettere una soluzione positiva e condivisa.

Allo stesso modo il Governo non può a parole invocare il ruolo pubblico sulla rete e poi apprestarsi a cofinanziarne nuovi lotti che, una volta realizzati, resteranno nella disponibilità dei privati.

I Segretari Generali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL
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