Siccità, Utilitalia: 13 comuni piemontesi al massimo livello severità idrica

 
Oggi, nel corso dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici all'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che "rispetto al mese scorso sono scesi da 19 a 13 i Comuni - segnalati dalle proprie associate - al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell'abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte. Si tratta di Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Brondello (CN), Pagno (CN), Roccabruna (CN) e Rossana (CN)".

A livello nazionale, "altri 165 Comuni si collocano al livello 2 (criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni): 124 sono in Piemonte, 40 in Lombardia e 1 in Trentino-Alto Adige. Le precipitazioni piovose e nevose degli ultimi giorni hanno contribuito a migliorare leggermente il quadro ma, rileva Utilitalia, si tratta di fenomeni sporadici e non risolutivi in una situazione di complessivo deficit di precipitazioni, soprattutto nella zona nord-occidentale del distretto". 

In proposito, sottolinea il presidente della Federazione, Filippo Brandolini, il decreto Siccità varato dal Governo rappresenta un importante passo per accelerare la realizzazione di alcune opere infrastrutturali fondamentali. È necessario infatti favorire la resilienza dei sistemi acquedottistici rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, nell'ambito di un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell'acqua nel nostro Paese. Le imprese del servizio idrico sono pronte a fare la propria parte: dal 2019 gli investimenti sono saliti da 49 a 56 euro annui per abitante e, nei prossimi anni, per fronteggiare gli effetti della crisi climatica i gestori investiranno 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto agli interventi finanziati dal Pnrr, la metà dei quali entro il 2024. Sono pronte inoltre a favorire il riuso delle acque depurate per fini irrigui.
Notizie della stesso argomento
Trovati 172 record
26/06/2024
The Italian Sea Group annuncia la posa della chiglia del superyacht Admiral 50m
26/06/2024
Peggiora carenza manodopera: a giugno introvabili 270mila lavoratori
26/06/2024
SACE: l’export arriverà a 679 miliardi di euro entro il 2025
26/06/2024
Capone (UGL): "Sindacato pilastro fondamentale per promozione sociale"
26/06/2024
Giorgetti: Politica economica responsabile e prudente. Priorità sostegno redditi bassi
Trovati 172 record
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli