Mafie: l’intensa due giorni organizzata dalla Regione Lazio a trent’anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio

- di: Barbara Leone
 
“Le mafie di ieri e di oggi a trent’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio”. E’ questo il titolo del doppio appuntamento organizzato dalla Regione Lazio in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Il primo incontro, che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala di Via Rieti a Roma, ha rappresentato un importante momento di riflessione sul periodo in cui la mafia ha messo duramente alla prova le Istituzioni italiane. Anni tragici e bui per il nostro Paese, in cui da una parte abbiamo pianto la morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e dall’altra abbiamo però assistito ad una robusta ed inedita risposta dello Stato e ad una ribellione di tutti i cittadini contro la criminalità organizzata. “Sono passati 30 anni. La doppia esplosione che colpì lo Stato democratico con le stragi di Capaci e di via D’Amelio risuona ancora nelle nostre orecchie - ha detto commosso il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti -. È indelebile memoria personale, per chi c’era. Ma anche memoria collettiva, segno su un’intera epoca. Ricordare gli omicidi di Falcone, Borsellino e tutti coloro che morirono con loro significa rinnovare l’impegno e la mobilitazione di tutte le forze sane del Paese contro l’aggressione delle mafie, in una fase cruciale per il futuro del Paese. Nonostante il grande impegno del Governo, della Magistratura, delle Forze dell’Ordine e della società civile - ha aggiunto Zingaretti -, le mafie continuano infatti ad inquinare il tessuto democratico del Paese, dimostrando purtroppo una capacità di adattamento e mutevolezza in un contesto di fragilità economica resa più attaccabile dalla pandemia e dalla crisi che ne è scaturita. La criminalità mafiosa infatti, durante l’emergenza Covid-19, ha accentuato la sua vocazione imprenditoriale con il tentativo non solo di infiltrarsi nelle attività economiche, ma di rilevare nuove imprese per tentare di accedere agli appalti ed acquisire fondi pubblici. Il rischio che questo possa succedere è reale - ha sottolineato il Governatore del Lazio -, e avrebbe conseguenze disastrose sulla ripresa economica e sugli stessi principi di libertà di impresa, libera concorrenza e buona occupazione. Il Lazio per questo ha già firmato un protocollo per il controllo degli appalti connessi al PNRR e alla programmazione europea con il principale obiettivo di rendere più forte il contrasto e negare l’accesso a questi ingenti fondi alle mafie o a chiunque sia legato alle attività criminali. Oggi - ha concluso Zingaretti - a 30 anni dalle stragi di Via D’Amelio e di Capaci le istituzioni ci sono e continuano a lottare, con la forza e la convinzione dei due magistrati scomparsi, contro chi vuole infettare e danneggiare il tessuto economico e sociale del nostro Paese”.

Zingaretti: oggi il primo dei due eventi organizzati dalla Regione a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio


All’evento, moderato dalla Caporedattrice del Tgr Lazio Roberta Serdoz, hanno partecipato, oltre a Nicola Zingaretti e al Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Gianpiero Cioffredi, il Gen. Brig.  Alessandro Barbera Comandante Scico Guardia Di Finanza, il Gen. Div. Pasquale Angelosanto Comandante Ros Carabinieri, Maurizio Vallone Direttore della Dia, il Prefetto Francesco Messina Direttore Centrale Anticrimine, Maurizio De Lucia Procuratore della Repubblica di Messina, Maria Falcone Presidente Fondazione Falcone, Giuseppe Antoci Presidente Onorario Fondazione Caponnetto Ex Presidente Del Parco Dei Nebrodi, Franco Gabrielli Sottosegretario di Stato Presidenza del Consiglio Autorità Delegata per La Sicurezza della Repubblica e il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. “Il ricordo delle vittime innocenti di mafia - ha detto ha il Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Gianpiero Cioffredi - deve sempre accompagnarsi all'impegno quotidiano contro tutte le mafie. Fare memoria non è soltanto un omaggio doveroso a donne e uomini di grande valore, ma deve rappresentare un percorso che alimenta quella spinta a costruire una grande alleanza popolare contro le mafie in cui si sentano protagonisti Istituzioni, forze sociali, scuole università e reti civiche. La splendida azione di contrasto alle mafie da parte della Magistratura e delle Forze di Polizia - ha sottolineato in conclusione Cioffredi - è inseparabile dal risveglio delle coscienze e dalla resistenza civile. Questo è l'orizzonte culturale, educativo, sociale in cui si collocano le iniziative della Regione Lazio per il XXX Anniversario delle stragi mafiose”. Stamattina, invece, nella sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la Regione Lazio ha voluto promuovere un’iniziativa speciale dedicata alle nuove generazioni: protagonisti sono stati gli studenti di Roma e delle province laziali, che in religioso silenzio hanno ascoltato gli interventi del Procuratore della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi e degli stessi Zingaretti e Cioffredi. Particolarmente emozionane il momento in cui l’attrice Greta Scarano ha letto alcuni dei testi scritti da Giovanni Falcone e Poalo Borsellino. Ed ancora l’intenso momento musicale che ha visto protagonista Roy Paci che ha eseguito il commuovente brano scritto da lui e da Giuseppe Anastasi intitolato “Siamo Capaci”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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