Manovra, via libera del Consiglio dei ministri

 
Il Consiglio dei ministri  ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio (Dpb), ovvero l'architrave di quella che sarà la manovra finanziaria per il 2024. Due i provvedimenti più rilevanti: la riduzione delle tasse per i redditi medio-bassi attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo (tra i 9 e i 10 miliardi) e l'anticipo della riforma dell'Irpef prevista dalla delega fiscale (altri 5 miliardi) che saranno finanziati anche grazie allo scostamento del deficit da 15,7 miliardi autorizzato nei giorni scorsi dal Parlamento. Spazio anche alle misure per la famiglia, con incentivi per la natalità e per le donne. Dovrebbero esserci poi 5 miliardi per i rinnovi dei contratti della Pa, altri 3 dovrebbero andare al comparto sanità, mentre sulle pensioni la partita sembra ancora aperta.

La manovra vale complessivamente "poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. La considero molto seria, molto realistica, che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall'inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso", ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm. 
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