Inflazione, Confesercenti: “Accelerazione prezzi dovuta ad energetici ma anche a strozzatura dell’offerta. Così si rischia di bruciare la ripresa”

 
L’aumento dei prezzi, unito alla rapida espansione dell’epidemia, rischia di bruciare la ripresa in atto. Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati diffusi oggi da Istat.

L’ulteriore accelerazione dell’inflazione nel mese di dicembre è causata da varie componenti: alla crescita dei prezzi dei beni energetici, che prosegue seppur a ritmo ridotto, si sono uniti fattori stagionali – come i servizi per i trasporti, alimentari freschi – insieme ad elementi dovuti alle difficoltà di approvvigionamento ancora presenti sia sul fronte delle materie prime, anche alimentari, che impattano sul prezzo di alcuni beni o componenti di beni. Strozzature dal lato dell’offerta che hanno generato un ulteriore aumento dei prezzi.

Il 2021 si chiude dunque con un tasso d’inflazione dell’1,9%, 0,8 la componente di fondo. Preoccupa, in modo particolare, l’accelerazione degli ultimi mesi e l’effetto trascinamento sul 2022. Bisogna monitorare con attenzione le dinamiche perché, se si generano aspettative negative, l’inflazione rischia di autoalimentarsi e propagarsi a tutti i comparti, con il forte rischio di pregiudicare la ripartenza in corso.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 58 record
Pagina
3
14/01/2025
Ue, in Italia le tasse pesano sui prezzi alti dell'energia
14/01/2025
Influenza, verso boom casi: ecco l''influenzometro' per distinguere virus
14/01/2025
Ascolti tv 13 gennaio, 'Il Conte di Montecristo' su Rai1 vince la prima serata
14/01/2025
Influenza, con il freddo boom di casi: ecco perché e come difendersi
14/01/2025
A fine 2024 1 milione occupati in più dal pre-Covid
14/01/2025
Gaza, ore decisive per tregua Israele-Hamas. Biden e Trump ottimisti
Trovati 58 record
Pagina
3