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Industria Italiana Autobus: Fim Fiom Uilm, preoccupa la mancanza di commesse

 
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, in video conferenza, l’incontro con l’Amministratore delegato di
Industria Italiana Autobus Giovanni De Filippis, richiesto da Fim, Fiom e Uilm sulla situazione
produttiva e sul percorso di rilancio degli stabilimenti di Flumeri (Avellino) e Bologna. De Filippis ha
confermato le preoccupazioni più volte espresse dal sindacato per la mancanza di nuove
commesse. In questo momento si sta lavorando per terminare gli ordini arrivati in precedenza, ma
l’assenza di gare nel 2020 ha di fatto impedito l’arrivo di ordinativi utili alla normale prosecuzione
del ciclo produttivo. L’azienda ha partecipato a diverse gare aperte a febbraio di quest’anno a
partire da quelle indette da Consip, ma gli esiti si avranno non prima dell’inizio dell’estate.

A tutto questo si somma la scelta fatta da alcune amministrazioni pubbliche di non aderire alla
convenzione Consip 2018, dove ci sono ancora autobus che potrebbero essere ordinati con
procedure semplificate. Prosegue l’implementazione del piano industriale e i lavori di
ammodernamento e messa in sicurezza degli stabilimenti di Bologna e Flumeri stanno arrivando a
conclusione. Ma ci sono ancora ritardi e criticità, che devono essere velocemente superate,
nell’ottimizzazione della produzione e dell’organizzazione del lavoro che oltre a portare benefici in
termini di efficienza e costo della produzione hanno un riflesso positivo sulle condizioni
complessive di lavoro. Occorre poi accelerare e aumentare gli investimenti sulle nuove tecnologie
in particolare sull’elettrico e sull’idrogeno per poter aprire ulteriori spazi di mercato e mettere
definitivamente in sicurezza l’azienda.

Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto di utilizzare ogni strumento utile, contrattuale e normativo, a
superare il momento di flessione a partire dal diritto soggettivo alla formazione previsto dal CCNL e
il Fondo nuove competenze previsto dall’accordo stipulato a dicembre.
Per affrontare le problematiche degli stabilimenti il confronto proseguirà nelle prossime settimane,
ma è evidente che occorre urgentemente riaprire il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo
economico, oramai latitante e chiaramente indifferente alle vicende dell’industria.

A gennaio il Ministero si era impegnato ad aprire un confronto con Regioni, Comuni e Consip, ma
da allora non ci ha più convocati. L’intervento del Governo è oggi imprescindibile sia sul lato delle
commesse, per coordinare l’acquisto di autobus, sia sul lato della produzione, in qualità di primo
azionista che dovrebbe stanziare le risorse necessarie a sviluppo e investimenti.
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