Incidenti sul lavoro. Sbarra: “Serve decreto sicurezza per accelerare misure e sanzioni”

 
“È positivo che il Premier Draghi abbia confermato la necessità di assumere con urgenza i provvedimenti che abbiamo condiviso sulla sicurezza del lavoro, mettendo in campo, se necessario, anche un decreto legge”. È quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un intervento su “Il Mattino“.

“Vanno aumentati i controlli, assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Le migliaia di assunzioni programmate da tempo oltre ad essere largamente insufficienti. Bisogna migliorare il coordinamento tra i vari soggetti della “filiera” sicurezza: Governo, Regioni, Asl, INL, Inail, Inps devono saper parlare un’unica lingua, incrociare i dati, monitorare le specificità dei territori, far nascere una banca dati nazionale. Abbiamo bisogno di sanzioni severe, di più controlli, di più ispezioni e prevedere anche la sospensione delle attività economiche in presenza di gravi violazioni. Abbiamo chiesto da tempo l’adozione di una ‘patente a punti’ da collegare all’applicazione reale dei contratti, ai criteri di accesso alle provvidenze pubbliche ed alle gare d’appalto”.

Secondo il leader della Cisl occorre rafforzare gli interventi di prevenzione e formazione con forti investimenti nazionali in coordinamento con le Regioni. “Va potenziato il ruolo di controllo delle rappresentanze aziendali o territoriali dei lavoratori. Nessuna azienda deve restare senza investimenti sulla sicurezza, a cominciare dalla presenza del medico competente. Bisogna promuovere la ricerca e le tecnologie dedicate a questa emergenza sociale, sapendo che ecosistemi sicuri sono anche più produttivi”. Per Sbarra la battaglia si vince anche sul piano culturale, inserendo nei programmi scolastici la materia della salute e della sicurezza e promuovendo una grande azione di diffusione ed informazione nei luoghi di lavoro. “I mass media, i giornali, la radio, la televisione devono aiutarci in questa campagna di sensibilizzazione.

La sicurezza deve diventare la priorità del paese. È una questione di civiltà, di rispetto per la vita e per la dignità della persona. Il sindacato farà la sua parte in questa vertenza nazionale, anche combattendo contro gli appalti al ribasso e l’eccesso di esternalizzazioni. C’è bisogno di un patto vero tra Governo, sindacati ed associazioni datoriali per far rispettare da tutti gli accordi sulla prevenzione, discutere sui carichi eccessivi di lavoro e di straordinari, eliminare o ridurre al minimo i rischi per la salute” conclude il sindacalista.
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