Immobiliare: case usate prezzi in frenata ad aprile (-0,1%), ma +1,5% in un anno

- di: Barbara Leone
 
Gli ultimi dati dell'Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, rivelano un rallentamento nei prezzi delle abitazioni usate ad aprile (-0,1%), con una media di 1.848 euro al metro quadrato. L'andamento annuale dei prezzi rimane positivo, registrando un aumento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. La tendenza dei mercati regionali mostra un quadro contrastato, con 10 aree in calo, 8 in aumento e due, Abruzzo e Puglia, che rimangono stabili rispetto a marzo. Con un balzo dell’1,4% ad aprile, il Trentino-Alto Adige registra il maggior aumento del periodo. Seguono altre 7 regioni con variazioni che vanno dallo 0,4% della Lombardia allo 0,1% dell’Emilia-Romagna. 

Al contrario, i maggiori ribassi si evidenziano nel Molise (-0,8%), in Campania e nel Lazio (entrambe giù dello 0,7%). Altri cali si collocano in un range che va dal -0,6% della Sicilia al -0,1% del Friuli-Venezia Giulia. Il Trentino-Alto Adige si conferma come la regione con i prezzi al metro quadrato più elevati, raggiungendo i 3.144 euro. Seguono Valle d’Aosta (2.693 euro/m²), Liguria (2.507 euro/m²) e Toscana (2.329 euro/m²), tutte con prezzi superiori alla media nazionale. Anche Lombardia (2.197 euro/m²), Lazio (2.118 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.850 euro/m²) presentano valori al di sopra della media italiana. Le restanti regioni mostrano prezzi compresi tra i 1.820 euro del Veneto e gli 886 euro del Molise, la regione più economica per l’acquisto di un immobile in Italia. 

A livello provinciale, osserviamo un equilibrio tra aree in calo (50) e altrettante in crescita; nel frattempo, 6 macroaree (Siracusa, Arezzo, Firenze, Massa-Carrara, Brescia e La Spezia) rimangono stabili. I maggiori rialzi registrati nel mese di aprile si sono verificati a Vercelli (1,9%), Trento e Isernia (entrambi 1,8%), seguiti da Macerata (1,4%) e Gorizia (1,3%). Al contrario, la provincia che ha registrato i maggiori ribassi dei prezzi è Benevento (-2,6%), seguita da Enna (-1,8%), Rimini e L’Aquila (entrambe -1,7%).

Sul versante dei prezzi, la provincia italiana più cara si conferma anche questo mese Bolzano, con i suoi 4.510 euro al metro quadro. La seguono Milano (3.434 euro/m²) e Lucca (3.098 euro/m²).  Valori superiori alla media italiana in altre 27 province italiane compresi tra i 3.080 euro di Savona ed i 1.867 euro di Latina. Mentre, le aree provinciali meno costose per l’acquisto di un immobile sono Biella (628 euro/m²), Caltanissetta (669 euro/m2) e Isernia (678 euro/m2). Nei capoluoghi, si osserva una leggera prevalenza di aree con prezzi in diminuzione (48), rispetto a quelle in aumento (46) e 10 che mantengono stabilità rispetto al mese precedente. I maggiori incrementi del periodo si concentrano nelle città di Andria (2,9%), Udine (2,7%), Isernia (2,6%), Verbania (2,5%) e Como (2%). I capoluoghi di regione che Incrementano maggiormente il loro valore sono Firenze (0,9%), Bologna (0,5%) e Torino (0,2%). Milano e Roma rimangono stabili, mentre Palermo (-1%) e Napoli (-1,5%) registrano i maggiori cali. I ribassi più significativi si registrano a L’Aquila (-4,4%), Benevento (-3,8%) e Potenza (-3%). 

Milano, nonostante la stabilizzazione di aprile, conferma la sua posizione come la città più costosa per acquistare casa, con un prezzo medio di 4.990 euro al metro quadrato. Seguono Bolzano (4.532 euro/m²) e Venezia (4.463 euro/m²). Firenze si posiziona al quarto posto della classifica con 4.121 euro/m², seguita da Bologna (3.470 euro/m²), Roma (3.021 euro/m²) è all’ottavo posto, Napoli (2.770 euro/m²) si colloca al decimo posto in termini di prezzi. Al contrario, Caltanissetta (732 euro/m²) si conferma come il capoluogo più economico d’Italia, seguita da Ragusa (735 euro/m²) e Biella (741 euro/m²) nella classifica dei valori immobiliari cittadini.
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