Il ritorno di Phoebe Philo: a settembre l’appuntamento moda piu’atteso del 2023

- di: Barbara Bizzarri
 
“Not buying anything till september”, ha commentato Naomi Campbell alla notizia, ormai ufficiale, del ritorno di Phoebe Philo, dopo sei lunghissimi anni di assenza, sulle passerelle della Paris Fashion Week a settembre, dando voce al pensiero di tutti noi philophiles, sedotti per sempre, agli inizi dei duemila, dalla visione creativa della designer britannica, il cui segreto è racchiuso in una sola parola: minimalismo. A lei va il merito di aver insegnato alle donne a vestirsi per sé stesse, con linee fluide, accoglienti e, nel contempo, di estrema eleganza, e non per cercare il consenso dei tanti. Il ritorno di Phoebe Philo è importante perché ha conquistato sul campo il merito di aver ridefinito i codici del guardaroba femminile tra due secoli, gli anni Novanta e i Duemila, e mentre i colori bold, look eccentrici e silhouette attillate allora dominavano le passerelle, Phoebe Philo indicava un’altra direzione, che prediligeva colori neutri e raffinata eleganza, che nel tempo è stata fonte di ispirazione anche per le nuove generazioni di designers internazionali, come Peter Do, star della NYFW, Rejina Pyo, Daniel Lee. La designer, nata a Parigi da genitori inglesi nel 1973, ha studiato alla Central Saint Martins e nel 1997 ha iniziato la sua carriera come assistente di Stella McCartney da Chloé, per succederle poi come direttrice creativa nel 2001. Nel 2006 passa alla guida di Céline, ed è da qui che nasce la grande rivoluzione della moda contemporanea di Phoebe Philo, una mission che è riuscito a pochi prima e dopo di lei, come Giorgio Armani con l'empowerment dell'abito femminile e Virgil Abloh con la contaminazione con lo streetwear.

La sua rivoluzione, improntata all’eleganza della semplicità, si impara sfogliando le immagini delle sue collezioni a partire dalla Resort 2010, che la critica e direttrice di Vogue Runway, Nicole Phelps, introduce così: “Fashion has been waiting for some good news, and Phoebe Philo is here to deliver it.”: i debutti non sono mai facili nella moda, eppure Philo aveva già colpito al cuore gli addetti ai lavori. La sua ultima uscita pubblica risale al 2017, eppure è stata sempre presente, come provano gli infiniti modi in cui il suo lavoro è stato celebrato nel tempo: uno su tutti, @oldcéline, l’account IG da 400.000 follower che racconta bene il fenomeno della nostalgia per i dettami stilistici della designer, e che ha avuto immediatamente anche delle ripercussioni economiche, tanto da provocare un picco nelle ricerche dei capi Céline da lei firmati nelle piattaforme di reselling, facendo crescere sino al 30% il loro prezzo originale. Come auspicato da Anna Wintour, “Mi piacerebbe tanto vedere il comeback sulle passerelle, o almeno nelle nostre vite, della grande Phoebe Philo”, ha dichiarato il direttore di Vogue US a inizio anno, la ripartenza oggi è realtà. Il brand omonimo della couturier, semplicemente il suo nome, annunciato per la Paris Fashion Week di settembre, nasce sotto l’egida Lvmh: il colosso di Arnault si è aggiudicato l’hot name di stagione, e il solo annuncio ha prodotto un engagement sul web pari a 3,5 milioni di dollari in valore. Philo sta riunendo un team di collaboratori nella nuova sede del marchio a Londra: avrebbe già assunto Patrik Silén come direttore operativo. Conosciuto per la lunga esperienze nella società di consulenza McKinsey, Silén ha recentemente lavorato come chief strategy officer presso Asos nel Regno Unito e come consulente senior per la società eco-friendly SystemIq. La designer, inoltre, avrebbe già chiamato un denim designer e un capo laboratorio, entrambi provenienti da Balenciaga, e si parla anche di un dirigente delle risorse umane di Burberry. Nello snodo tra il passato della designer, che ha scritto una pagina di storia della moda, e la notizia del suo nuovo marchio, si consuma tutto il senso di questa ripartenza. Finora è stato detto che la nuova etichetta di Phoebe Philo avrebbe dato vita a "capi e accessori di altissima qualità e dal design eccezionale", ovvero, i capisaldi della cifra stilistica dell’artista, orientati al servizio di linee essenziali e dettagli romantici, senza mai essere leziosi. Phoebe Philo ha costantemente affiancato a qualità e design uno stile fatto di freschezza, pragmatismo e, soprattutto, la ricerca dell’ideale di una bellezza pura, ed è riuscita a mescolare questi elementi in modo sorprendente. Presto si vedrà quanto sia valsa la pena aspettare.
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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