G20 Ambiente: chiusura della presidenza italiana con il workshop sulle “soluzioni basate sulla natura”

 
Nella settimana in cui termina il mandato della presidenza italiana, il G20 Ambiente ha chiuso i propri lavori ospitando in formato virtuale l’ultima sessione di lavoro, il workshop G20 sulle “Soluzioni basate sulla natura” e gli “Approcci basati sull'ecosistema”. 

Moderata con il contributo di ISPRA, alla sessione hanno preso parte referenti tecnico-scientifici di venti Stati membri, nonché scienziati ed esperti di alto livello di organizzazioni, istituti e centri di ricerca internazionali invitati dall’Italia per assicurare il loro contributo ai lavori. Tra questi ultimi, Hans Otto Pörtner, co-autore del primo report IPCC/IPBES sul nesso tra cambiamento climatico e perdita di biodiversità, Barron Orr, lead scientist UNCCD, Radhika Murti, direttore del Centro IUCN Society and Governance, Piero Visconti dello IIASA di Vienna e Andrew Deutz di The Nature Conservancy.

I relatori hanno offerto una panoramica sulle “Nature-based Solutions” e sugli “Ecosystem-based Approaches”, misure che offrono contemporaneamente molteplici benefici alla natura, al clima e alle persone, in grado di coniugare salvaguardia ambientale ed esigenze di sviluppo, e che includono iniziative e pratiche di protezione, ripristino, gestione e uso sostenibile degli ecosistemi e delle risorse territoriali.

Numerose le esperienze nazionali presentate: da una nuova strategia basata sugli ecosistemi nelle steppe anatoliche ai progetti promossi localmente in Francia, dai piani post-tsunami in Giappone al programma REPLANT Act statunitense, fino alle esperienze italiane di protezione e ripristino di ecosistemi dunali, agricoli, forestali, marini e lagunari, in particolare a Venezia.

Tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di avviare un percorso di ripresa a beneficio del pianeta e delle popolazioni nel quadro della visione 2050 "Living in harmony with nature” e di garantire che le sfide interconnesse e interdipendenti della perdita di biodiversità, del degrado del suolo e del cambiamento climatico siano affrontate e gestite in modo sostenibile, complementare e integrato all'interno delle politiche e delle programmazioni nazionali.
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