Equita: famiglie, imprenditori e istituzioni entrano nella compagine azionaria con una quota di minoranza del 12%

 
Equita Group S.p.A. annuncia l’ingresso di un gruppo di famiglie, imprenditori e istituzioni vicine al mondo Equita nella compagine azionaria della Società con una quota di minoranza del 12%. Alcuni manager del Gruppo e azionisti storici di Equita hanno concluso in data 13 maggio 2022 un accordo che prevede la cessione di una quota, parte della loro partecipazione in Equita, ai Nuovi Soci, consentendo così a questi ultimi di aderire alla partnership e costruire un “nocciolo duro” di azionisti al fianco del management. L’Operazione prevede che i soci manager, aderenti al Patto Parasociale Equita Group, siglato in data 10 febbraio 2022, che complessivamente rappresenta il 46% del capitale e il 57% dei diritti di voto, cedano un pacchetto azionario di circa il 12%. In seguito al perfezionamento dell’operazione, atteso non oltre il 20 maggio 2022, il management aderente al Patto resterà azionista di riferimento del Gruppo con una quota del 33% e il 45% dei diritti di voto, a cui si aggiungono le ulteriori quote dei manager e dipendenti non aderenti, per un totale di 38% del capitale sociale e 51% dei diritti di voto. I nuovi soci supporteranno il gruppo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del 2024 e rappresentano uno zoccolo duro di azionisti a fianco del management.

Andrea Vismara, AD di Equita, ha commentato:” Come già comunicato in occasione dell’annuncio del business plan triennale Equita 2024, era nostra intenzione aprire il capitale a soci strategici e famiglie in grado di apprezzare non solo l’investimento in una realtà in continua evoluzione e con obiettivi ambiziosi, ma anche di contribuire alla creazione di valore accelerando la crescita del business stesso Siamo felici di essere affiancati da chi condivide il nostro progetto di sviluppo e di crescita”. Considerata la natura di lungo periodo dell’operazione con cui i nuovi soci affiancheranno stabilmente il  management, in qualità di azionisti di minoranza, gli accordi prevedono reciproci impegni di lock-up di 12 mesi sia per i nuovi soci che per i soci manager che hanno permesso l’operazione cedendo parte delle loro quote sulle restanti azioni detenute post operazione. In aggiunta alla quota acquisita dai nuovi soci, all’operazione hanno anche partecipato alcuni azionisti istituzionali da tempo nell’azionariato del Gruppo, che hanno incrementato la loro quota dello 0,4% circa. Francesco Perilli, consigliere esecutivo di Equita, ha dichiarato: ”Questa operazione nasce dalla volontà condivisa del Management storico di riequilibrare la partnership a favore dei manager più operativi e di proteggere l’indipendenza del gruppo, caratteristica che lo distingue sul mercato”.
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