Eni e le organizzazioni sindacali di categoria hanno sottoscritto in data odierna presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Contratto di Espansione introdotto nel 2019 dal decreto Crescita e prorogato con la Legge di Bilancio 2021.
Eni è da tempo impegnata in un percorso di profonda trasformazione finalizzato alla transizione energetica, che in questi ultimi anni ha avuto una forte accelerazione con la creazione di una nuova strategia, concreta e articolata nel tempo, che porterà la compagnia alla completa decarbonizzazione di processi industriali e prodotti. Un cammino strategico fortemente basato sulle nuove tecnologie e nel quale il ruolo delle persone, con le loro competenze e professionalità, sarà sempre più fondamentale.
Di rilevante importanza è quindi la sottoscrizione del Contratto di Espansione, avvenuta in data odierna, che consentirà di favorire il ricambio generazionale, con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri attraverso l’assunzione di 500 risorse umane dal mercato del lavoro già nel 2021.
Eni è impegnata inoltre a realizzare un importante investimento per la formazione e riqualificazione delle proprie persone a conferma della grande rilevanza strategica che la società attribuisce alle competenze, un patrimonio costruito nel tempo e che deve essere continuamente alimentato anche utilizzando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. La formazione riguarderà circa 20 mila risorse (per un totale di circa un milione di ore/anno) ed accompagnerà il percorso di trasformazione aziendale in corso valorizzando le professionalità esistenti e sviluppando le nuove. I programmi saranno erogati con il supporto di Eni Corporate University, centro di eccellenza della formazione Eni in Italia e nel mondo. In coerenza con gli impegni internazionali assunti da Eni, centrali saranno le tematiche relative a transizione energetica, economia circolare, innovazione tecnologica e digitalizzazione, nonché sostenibilità e promozione di tutto quanto riferibile in termini più generali e valoriali agli SDG’s (Sustainable Development Goals) definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
L’intesa prevede infine l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse che matureranno, nel periodo di vigenza dell'accordo stesso, il requisito di accesso alla pensione entro i successivi 60 mesi.