Confindustria – Medef – Bdi: l’Europa sia unita e lavori a soluzioni condivise

 
Le Confindustrie di Italia, Francia e Germania, principali paesi manifatturieri d’Europa si sono riunite il 1° e 2 dicembre a Roma per il 4° Business Forum Trilaterale Confindustria – Medef – Bdi.

In questa occasione hanno invitato i relativi governi e tutte le istituzioni competenti a livello europeo, a porre la massima attenzione alle criticità che sta affrontando l'industria europea, soprattutto quella di piccola e media dimensione.

Le previsioni per il 2023 indicano crescita bassa o negativa e l'elevato tasso di inflazione fa sentire i suoi effetti. Per questo occorre agire con grande senso di responsabilità, in modo graduale e proporzionato, evitando approcci ideologici che rischiano di minare la competitività di intere filiere industriali.

Introdurre nuovi strumenti finanziari comuni per anticipare le crisi future, istituire misure a breve termine e a basso costo per contenere i prezzi di gas ed elettricità per le imprese, ridurre la dipendenza dell’Europa dall’import di “materie prime critiche” ed evitarne carenze di approvvigionamento, avviare una tregua normativa per rilanciare la competitività dell'Europa e disegnare una politica fiscale che dia impulso agli investimenti pubblici. Queste sono le direttrici principali su cui si articola la Dichiarazione congiunta siglata dai Presidenti Carlo Bonomi per Confindustria, Geoffroy Roux de Bézieux per Medef e Siegfried Russwurm per Bdi.

La transizione verde è un processo ineludibile a cui l’industria partecipa attivamente ma occorre procedere nei tempi e nei modi corretti o si corre il rischio di perdere capacità produttiva. Gli obiettivi già concordati non possono essere costantemente modificati, come sta accadendo con la revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.

Anticipare le crisi future deve essere uno degli assi portanti dell’azione europea. Per questo, è fondamentale introdurre strumenti di finanziamento dedicati esclusivamente ad affrontare eventuali nuove emergenze.

L’Unione Europea deve adottare soluzioni immediate e condivise per contenere l'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia, assicurando al contempo che le politiche europee sul clima non pregiudichino il tessuto produttivo e l’occupazione.

Inoltre, è determinante ridurre la nostra dipendenza dall’importazione di materie prime. Per questo, Confindustria, Medef e Bdi auspicano che la prossima proposta dell’Ue relativa alle “materie prime critiche” sia basata su un'analisi approfondita dei fabbisogni presenti e futuri di tali materie e del loro impatto sul settore industriale, al fine di evitare eventuali carenze e minimizzare gli effetti negativi dovuti ai loro costi crescenti.

Si sottolinea nella nota che Confindustria, Medef e Bdi, sostengono una riforma della governance economica europea che incoraggi gli investimenti pubblici. La velleità è quella di un’Europa unita e solidale, capace di lavorare a soluzioni condivise nell'interesse di tutti i suoi Stati membri.
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