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C'eravamo tanto (d)Amati

- di: Barbara Bizzarri
 
Fedez non lo sopportava, Selvaggia Lucarelli nel suo ultimo libro interrogandosi sulla sua ragion d’essere ne dice di ogni e pure lui presumibilmente ormai non si sente tanto bene, perché dopo tante insistenze (e flop colossali) Chiara Ferragni lo ha messo alla porta: finisce così, mestamente, il sodalizio Ferragni-Damato, ove per Damato si intende Fabio Maria, finora manager feticcio dell’influencer che più volte ha dichiarato quanto il suo apporto fosse necessario (ora non più). Entrato alla corte di Ferragni nel 2017, Damato ha studiato Economia aziendale alla Bocconi ma già da allora scriveva di moda anche se quel lavoro “lo frustrava terribilmente” (ipse dixit), mentre le colleghe gli consigliavano “di non mischiarsi alle blogger” come Chiara Ferragni, allora vere e proprie parvenu della moda. Poi l’intuizione di lavorare insieme: “Abbiamo deciso di fare rumore, abbiamo messo alla porta chi non credeva in noi”, pigolavano agguerriti mentre scalavano le vette dell’algido universo fashion, diventando sempre più noti: Damato è una figura conosciuta per i milioni di follower dell’influencer perché le è stato accanto perfino durante la realizzazione del documentario “Chiara Ferragni Unposted”, in cui compare anche come produttore esecutivo. 

Le prime avvisaglie della caduta si erano avute qualche giorno fa quando l’influencer, che ora guarda speranzosamente a Oriente per recuperare terreno e contratti, ha nominato formalmente il vero capo della baracca, ovvero la madre Marina Di Guardo, direttore generale della Sisterhood, il mini impero centrato in particolare su due aziende: Fenice e TBC Crew. La prima, partecipata al 32,5%, è licenziataria dei marchi “Chiara Ferragni” e nel 2022, ultimo bilancio disponibile, aveva realizzato 15,6 milioni di ricavi con 3,4 milioni di utile; la seconda è una “talent agency” che gestisce anche blog ed e-commerce e nel 2022 ha fatturato 14,5 milioni con 5,1 di utile. E proprio queste due aziende hanno diffuso una nota secondo cui “a partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di direttore generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale”. Tradotto: arrivederci e grazie (ma nemmeno tanto).

Prima che il Balocco-gate mettesse in ginocchio la reputazione dell’influencer e di conseguenza, l’assetto manageriale delle sue aziende (l’ormai celeberrimo “errore di comunicazione”) Damato aveva assunto un ruolo centrale nel sistema di gestione del Chiara world, dimostrato dai poteri che fino a pochi giorni fa aveva su tutto quanto facesse capo a Ferragni e che ora sono saldamente nelle mani della madre, avvisaglia evidente della svolta necessaria al Gruppo, a sei mesi dallo scandalo su cui l’Antitrust ha messo il suo sigillo e per il quale lo stesso Damato è indagato per concorso in truffa aggravata nell’inchiesta sui pandori Pink Christmas. 

Tra i nuovi poteri di mamma Ferragni, c’è quello di assumere e licenziare personale, aprire e chiudere fidi, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici, nominare avvocati, svolgere qualsiasi pratica fiscale: insomma, una novella dea ex machina plenipotenziaria con sulle spalle la mission di riabilitare l’onore online della figlia. Prima di dedicarsi alla scrittura di romanzi, la madre dell’influencer, secondo una sua biografia, “ha lavorato come vicedirettrice dello showroom di Blumarine” ma tecnicamente, pur senza alcune esperienza manageriale alle spalle, è diventata procuratrice della società di Ferragni che, proprio per il suo crollo verticale, è diventata il sogno proibito di pr, uffici stampa, influencer e social manager blasonati: tutti vorrebbero mettere le mani sull’attuale Cosetta del web e, in effetti, farla tornare ad essere la gallina dalle uova d’oro che era prima non sembra soltanto una sfida lucrosa ma anche un gran divertimento, soprattutto con l’ex onnipresente Damato defenestrato. Chissà se uno degli aspiranti sarà davvero prescelto da Chiara o se continuerà a fare tutto in famiglia come sembra. O se invece si realizzerà la profezia del novello guru Corona: “fra qualche anno la Ferragni sarà una sconosciuta”. Non resta che attendere l’ennesima puntata della telenovela: sembra quasi di stare in Turchia. 
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