A giugno 2022 il settore statale mostra un fabbisogno di 6 miliardi

 
Nel mese di giugno 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 6.000 milioni, con un miglioramento di circa 9.700 milioni rispetto al corrispondente valore di giugno 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di 15.693 milioni. Il fabbisogno del primo semestre dell’anno in corso è pari a circa 41.700 milioni, in miglioramento di circa 43.000 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2021 (84.691 milioni). Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di maggio 2022

Commento

Nel confronto con il corrispondente mese del 2021, il miglioramento del saldo è dovuto in larga misura all’andamento positivo degli incassi fiscali legato all’aumento dei versamenti dell’IVA, dei contributi e delle altre imposte indirette che hanno più che compensato il calo delle accise sugli olii minerali e all’aumento dei tributi comunali versati. Il risultato positivo è stato accentuato dalla riduzione dei pagamenti dovuta al venire meno delle erogazioni dei contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha più che compensato i maggiori prelievi degli Enti di Previdenza, l’aumento della spesa per stipendi dovuto alla liquidazione degli arretrati e dei rinnovi contrattuali per il personale del comparto delle Funzioni Centrali e la maggiore spesa delle Amministrazioni centrali e territoriali.

La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 140 milioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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