Snaitech

- di: Germana Loizzi
 

Un evento fondamentale per Snaitech è l’acquisto da parte del gruppo inglese Playtech. Cosa cambierà vista la forte impronta britannica che verrà data alla vostra società?
Non parlerei necessariamente di impronta britannica, ma di visione internazionale, un approccio ormai fondamentale per le aziende di questo settore. Più che altro credo valga la pena sottolineare che il passaggio da un controllo da parte di fondi di private equity, che hanno certamente avuto un ruolo fondamentale nel processo di turnaround aziendale, ad un azionista come Playtech, operatore presente in 17 paesi del mondo, porterà Snaitech ad ampliare il proprio raggio d’azione, dotandosi di una visione di più ampio respiro e di prospettive sempre più globali. 

Playtech è un gruppo internazionale che capitalizza 2,5 miliardi di sterline ed è un operatore industriale che sviluppa software e contenuti di giochi. È attivo soprattutto nel mercato B2B, Snaitech invece è in Italia una pietra miliare nel campo del gioco legale, online e non, da scommesse sportive alle slot machine. Alla luce di questi dati possiamo dire che si tratta in qualche modo di una compensazione tra due settori strategici?
Certamente, l’acquisizione di Snaitech da parte di Playtech si basa proprio sulla complementarietà delle due società. Playtech, che ha un modello di business B2B, è leader nello sviluppo di piattaforme tecnologiche e contenuti di giochi, con focus prevalentemente online. Snaitech è invece un operatore B2C, leader nel mercato italiano del betting e delle gaming machines. È evidente come la sinergia sia totale, e l’overlap sia praticamente pari a zero: Playtech ha visto in noi l’asset ideale per entrare direttamente sul mercato consumer. Proprio per questa ragione l’operazione non è basata sulle sinergie di costo, ma soprattutto sulle sinergie in termini di ricavi, ovvero la capacità delle due aziende di integrare le proprie expertises.
Infine, coltiviamo l’ambizione di rappresentare per loro anche un allargamento del loro portafoglio di tecnologia proprietaria. Abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo, e crediamo che i nostri software possano risultare molto interessanti per gli operatori internazionali.

La conferma della squadra di comando anche post acquisizione è un segnale molto importante anche per la vostra clientela, e per il vostro mercato, di solidità e stabilità. Quali saranno i cambiamenti necessari per integrare Playtech e Snaitech?
È presto per parlare dei cambiamenti necessari per integrare Playtech e Snaitech, approfondiremo questi aspetti dopo il closing dell’operazione. Indubbiamente però la conferma del top line management è motivo di grande soddisfazione. La vedo come un attestato di stima e un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni, in particolare penso all’impegno profuso da tutto lo staff per portare a compimento la fusione tra Snai e Cogemat/Cogetech, un’operazione di successo che ha posto le basi per il rilancio della società. Non a caso, nel 2017, Snaitech ha ritrovato l’utile dopo molti anni e attirato l’attenzione di investitori internazionali.

Per voi il continuo processo di innovazione tecnologica è fondamentale, che attraverso Smart Technology, il progetto di ricerca e sviluppo che ha come obiettivo l’unificazione delle soluzioni IT di SNAITECH, è sempre in continua evoluzione. Come cambia la fruizione del “gaming” e quali sono le vostre novità per quest’anno?
Gli obiettivi che perseguiamo con la nostra costante spinta verso soluzioni innovative sono sostanzialmente tre: migliorare l’esperienza di gioco del cliente, ottimizzare il lavoro dei nostri gestori e, come conseguenza dei primi due fattori, continuare a far crescere il nostro gruppo nel segno dell’innovazione. In quest’ottica abbiamo sviluppato una proposta innovativa e integrata che semplifica sia la fruizione del gioco che la sua gestione, attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologicamente avanzate. Il cliente resta al centro della nostra filosofia: personalizzazione dell’offerta, possibilità di totale integrazione con tutti i device, dati e informazioni in tempo reale. Il tutto per rendere la fruizione del gioco semplice e soddisfacente, “cucita” su misura per ogni giocatore. Una tecnologia smart che ha mosso passi decisi verso l’internazionalizzazione del nostro marchio: abbiamo infatti presentato il nostro innovativo totem multifunzione BetSmart a Londra lo scorso febbraio, all’ICE Totally Gaming, una delle più importanti fiere internazionali del gioco.

Tra le vostre attività principali c’è anche la gestione di ippodromi e di un network radiotelevisivo dedicato proprio, specialmente all’ippica. Sappiamo che l’immaginario collettivo che riguarda le corse dei cavalli nel nostro Paese è molto antico e molto forte. Ad oggi in che modo viene vissuta l’ippica in Italia e qual è, secondo Lei il punto di forza di questo tipo di intrattenimento che possiamo definire “tradizionale”?
I tempi della “febbre da cavallo” sono purtroppo lontani, oggi l’ippica non registra infatti più i numeri di un tempo. Questo si deve da un lato all’aumento dell’offerta di sport e attività, dall’altro ad un fenomeno di “aging” di un settore che è legato a stereotipi negativi e fatica ad attrarre le nuove generazioni. Noi vogliamo provare ad invertire questa tendenza, stiamo infatti perseguendo un piano di rilancio e di promozione dei comprensori ippici dei quali siamo proprietari. Per quanto riguarda l’ippodromo SNAI San Siro, il nostro obbiettivo è proprio quello di riportare i milanesi in questo luogo straordinario. Abbiamo avviato una serie di iniziative collaterali alle corse che ci hanno consentito di attrarre nel 2017 oltre 200.000 visitatori. Tra questi molti erano giovani, anche grazie al progetto avviato con le scuole cittadine per fare dell’ippodromo meta di gite scolastiche e iniziative didattiche. Quest’anno la struttura è anche entrata a far parte dei tesori da scoprire nelle giornate FAI di Primavera. Per quanto riguarda invece l’ippodromo SNAI Sesana di Montecatini Terme, siamo orgogliosi di ospitare la cerimonia di apertura prevista per il 5 giugno di Special Olympics Italia, il movimento sportivo per disabili intellettivi, una realtà di cui Snaitech si sente ormai parte, essendo partner e sostenitrice del programma già dall’anno scorso.

Mike Tyson è ora il protagonista di 5 nuove giochi presentati in collaborazione con Inspired. Ci può descrivere questo nuovo progetto?
Il progetto Mike Tyson nasce da una collaborazione a 360 gradi con un partner di grande rilievo come Inspired. Abbiamo lavorato fianco a fianco per realizzare una suite di prodotti di altissima qualità e realismo, che portano il nome e il marchio di una leggenda della boxe, declinati sulle diverse linee e lanciati su tutti i nostri canali, in perfetta coerenza con la nostra strategia multichannel e multiprodotto. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato ottenuto: lo straordinario realismo e la cura dei dettagli ci ha permesso di offrire in anteprima ai nostri clienti un Tyson virtuale in tutto e per tutto identico all’originale, anche nella sua veste di “invincibile”: nella versione virtual, ad esempio, la sua sconfitta non è tra le opzioni contemplate. I giocatori potranno soltanto puntare su quanto impiegherà lo sfidante ad andare ko, o al limite su un “pareggio”.

Avete una rete di punti vendita e di concessionari tra le più diffuse in Italia, qual è il concept che deve essere di base per l’apertura di un nuovo negozio Snai / Vincendo?
Innovazione, sinergia tra i prodotti e multicanalità rappresentano il concept alla base del nostro punto vendita, che chiamiamo Multiplay Shop SNAI VINCENDO. Un ambiente a forte impatto tecnologico, ispirato a una fruibilità di gioco intuitiva, autonoma e soddisfacente. Gli spazi all’interno del negozio si presentano distinti e allo stesso tempo pensati per far convivere armonicamente scommesse sportive e ippiche, virtual sport e gaming machine. L’aspetto connotativo del multiplay shop è la completa integrazione tra gioco fisico e on line: l’utente si muove in piena autonomia, interagendo con il proprio smartphone o il proprio tablet con cui può prenotare le scommesse, controllare lo status dei ticket giocati, leggere informazioni e studiare statistiche: insomma tutto è a portata di device.

Nell’attuale fase di incertezza politica, le cui indicazioni sono vincolanti e hanno una pesante influenza sul vostro modello di business, quale sarebbe lo scenario più auspicabile?
Il nostro sistema regolatorio è tra i più strutturati, spesso preso a modello da altri paesi, perché frutto di un confronto costante tra istituzioni, forze politiche e operatori. Insieme abbiamo riconosciuto la necessità di razionalizzare l’offerta, insieme stiamo lavorando per la risoluzione dei contrasti. Il nostro auspicio è di continuare sulla strada del dialogo con le forze politiche, in modo da trovare un punto di incontro che assicuri un equilibrio tra domanda e offerta nel rispetto e nella tutela dei consumatori e che allo stesso tempo permetta agli operatori di lavorare e pianificare nel tempo il proprio business. Lo scenario più auspicabile è sicuramente un’armonizzazione delle norme sul territorio riguardanti la collocazione dei punti gioco. Al momento infatti la distribuzione dell’offerta si presenta estremamente frammentata, per via delle diverse disposizioni messe in campo dai vari enti locali in tema di giochi. È ovvio che in assenza di una normativa nazionale uniforme – su distanze e orari, ad esempio –  risulta difficile per le aziende garantire la tenuta del comparto, il che vuol dire anche cedere il passo al ritorno dell’illegalità.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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