Rete unica: la commissione Ue attenta allo scenario italiano

- di: Redazione
 
Il tema della rete unica sta diventando sempre più presente nel dibattito sulla concorrenza in corso in Europa, nel quale è intervenuta la commissaria Marghethe Verstager (nella foto), rispondendo come atto dovuto ad una interrogazione di un europarlamentare che, su questa delicata materia, paventava l'affermazione di modelli che negassero il rispetto delle buone pratiche concorrenziali.

In buona sostanza, la commissaria alla concorrenza ha ribadito che se una rete unica si basasse sul cosiddetto modello "wholesale only", che è poi quello che ha portato Open Fiber all'efficienza ed ai successi conseguiti negli ultimi anni, godrebbe dei vantaggi previsti dai regolamenti, mentre, in caso di azione di quello "verticale", la situazione dovrebbe essere valutata dopo la notifica.

Quindi, per chiarire il quadro complessivo, la Commissione europea potrebbe fare sentire la sua voce solo dopo il perfezionamento anche formale dell'operazione, ovvero avendo chiaro ed inequivocabile il quadro delle società coinvolte, il loro profilo, il loro peso in seno alla società, in termini di controllo e di azionariato. In poche parole, la Commissione interverrebbe solo se il profilo la coinvolgesse necessariamente per la sua dimensione europea, con il rischio di un intervento sanzionatorio in caso di violazione delle regole sulla concorrenza.
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