Nuovo reddito di emergenza: tranche in arrivo per 1,1 milioni di famiglie

- di: Daniele Minuti
 
Il Decreto Sostegni ha allargato sensibilmente la platea dei cittadini italiani fruitori del nuovo reddito di emergenza, con tre nuove mensilità introdotte per i mesi di marzo, aprile e maggio per un massimo di 2.400 euro indirizzate a circa 1,1 milioni di famiglie italiane secondo i calcoli contenuti nel desto del Dl.

I requisiti sono stati ritoccatri rispetto a quelli precedenti, stilati nel marzo del 2020 all'inizio dell'emergenza sanitaria: a dicembre il reddito ha raggiunto 335.000 nuclei familiari, oggi il numero dovrebbe triplicare con le caratteristiche richieste per ottenerlo che sono state estese a chi vive in abitazioni in affitto e chi ha visto scadere l'indennità di disoccupazione Naspi e Discoll fra il luglio 2020 e il febbraio 2021 (ancora disoccupati). Per il Rem è stato stanziato 1 miliardo e 520 milioni di euro.

Per quanto riguarda chi vive in affitto, il limite di reddito aumenta perché alla soglia minima che ammonta a 400 euro moltiplicato per i parametri della scala di equivalenza utilizzanta anche per il RdC, si aggiunge il dodicesimo valore dell'affitto. Permangono il valore di Isee sotto i 15.000 euro, la residenza in Italia, il valore del patrimonio immobiliare inferiore ai 10.000 euro o non superiore ai 20.000 con famiglie di più componenti.

Come spiegato dal Sole 24 Ore, viene allentata anche la maglia dell'incompatibilità con le altre indennità: chi percepisce il RdC o chi usufruisce delle indennità previste dall'art.10 è ancora escluso, ma così non è per i lavoratori domestici che nella prima fase del Red erano stati esclusi.

Per quanto concerne l'apertura verso gli 835.000 soggetti che hanno visto terminare indennità Naspi e Discoll fra luglio e febbraio, si calcola che a questo aiuto accederanno nuovi 714.000 richiedenti che però avranno bisogno di un Isee ordinario o corrente fino ai 30.000 euro: a essi spetteranno tre rate da 400 euro. I soggetti in questione non devono essere titolari di un contratto di lavoro subordinato, di co.co.co. o di pensione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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