La pandemia fa più ricchi i miliardari: crescono i Paperoni anche in Italia

 
Una delle cose più evidenti degli effetti della pandemia da Coronavirus in corso è stato l’allargarsi delle differenze socio-economiche già presenti. E uno degli indicatori maggiori è quello legato al patrimonio degli individui più ricchi del pianeta.

Stando all’annuale rapporto rilasciato dalla banca elvetica UBS, il totale dei soldi posseduti dalle persone più agiate al mondo sarebbe addirittura aumentato di un quarto, grazie in particolare alla possibilità di poter sfruttare i mercati in un periodo di grande incertezza. Le ricchezze di chi aveva un patrimonio miliardario sono salite a 10.200 miliardi di dollari, con un incremento di 27,5 punti percentuali nel secondo trimestre del 2020.

Proprio il capo del dipartimento di Wealth Management di UBS, Josef Stadler, ha analizzato questa situazione: “I miliardari sono riusciti a fare affari migliori durante la crisi della pandemia, non sono solamente capaci di cavalcare i ribassi dei prezzi ma anche di guadagnare grazie al rimbalzo dei mercati. Il segreto del successo è la maggiore propensione al rischio viste le possibilità più ampie, che ha portato ad acquistare azioni mentre i mercati in giro per il mondo cadevano per poi rivenderle”.

Dove si piazza l’Italia in questo campo?
La quota dei miliardari del nostro paese torna sopra quota 40 dopo essersi “fermata” a 36 nello scorso anno. Stando all’analisi Billionaires Insights, riportato dal Corriere della Sera, sono nove le persone entrate in questa classifica sin dall’inizio del 2019 (67% uomini e 33% donne): nella penisola alla fine dell’estate i miliardari “self made” erano la metà del numero totale mentre la ricchezza nostrana è calata del 12% rispetto a un anno fa.
I nomi noti che fanno parte del gruppo dei più ricchi al mondo sono sempre quelli, seppur non specificati dalla ricerca di UBS: in testa rimangono sempre Jeff Bezos, patron di Amazon, e Bill Gates.

Passando all’Italia ci sono nomi conosciuti come Giovanni Ferrero, Silvio Berlusconi, Del Vecchio, Armani, Prada, De Longhi e Benetton (sia Gilberto che le figlie Barbara e Sabrina, due delle più giovani miliardarie del gruppo). Per quanto riguarda i settori che sono riusciti a guidare questa crescita, sono le aziende più innovative a cambiare lo scenario economico sempre più velocemente: tecnologia, industria, sanità sono stati tutti fortemente stimolati nel momento di emergenza sanitaria.

Un lato indiscutibilmente positivo è quello del modo in cui molti di questi miliardari hanno usato queste risorse: il 2020 è infatti stato l’anno della filantropia, con 209 delle persone più ricche del mondo che dall’inizio della pandemia hanno donato più di 7 miliardi di dollari per la lotta al Covid-19 e per il supporto alla produzione e ideazione dei vaccini. Un segnale di umanità da parte di uomini e donne che rappresentano l’elite mondiale dal punto di vista economico.
Tags: economia
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