Salute: rimodellamento dei glutei, una nuova tecnica in medicina estetica

- di: dott. Vittorio Gennaro
 
Oggigiorno, uno dei trattamenti maggiormente richiesti negli ambulatori di medicina estetica e di chirurgia plastica è il rimodellamento dei glutei. Secondo gli ultimi dettami della moda, dallo star system si è sviluppata questa tendenza a valorizzare quanto più possibile il cosiddetto “lato B”, tant’è che , nell’immaginario collettivo, ad esso ormai molte dive e pseudo-dive vengono associate ed identificate.

Inevitabilmente lo spirito di emulazione ed omologazione sociale, tipico dei nostri tempi, ha fatto sì che questo tipo di intervento sia diventato tra i più gettonati e ricercati. Pertanto, grazie a diverse ed innovative tecniche medico-chirurgiche, oggi è possibile migliorare l’aspetto estetico dei propri glutei senza troppe complicanze. I difetti di cui più comunemente viene richiesta la correzione sono la scarsa proiezione (glutei piatti) o lo scarso tono con la ptosi dei tessuti (glutei flaccidi e bassi).

Il primo è lamentato soprattutto da soggetti giovani, il secondo da donne più mature. Anche se si tratta di due difetti differenti, la loro correzione si basa sullo stesso principio, cioè l’incremento volumetrico in punti specifici. È necessario un breve richiamo anatomico per ricordare che i muscoli glutei sono in effetti tre (grande, medio e piccolo), ma “responsabile” delle finalità estetiche è il grande gluteo e su questo bisogna lavorare. E, sempre da un punto di vista di valutazione anatomico, bisogna altresì ricordare l’importanza della postura e del bacino: se la zona lombare è piatta ed il bacino è in retroversione, la sola attività fisica non riuscirà mai da sola a far sollevare i glutei: una ragazza sopra i 30 anni che ha sempre avuto la curva lombare piatta, difficilmente riuscirà ad alzare di molto il gluteo.

Potrà migliorare, sicuramente, ma non avrà mai glutei alla Jennifer Lopez, per intenderci. Una ragazza invece che soffre di iperlordosi magari avrà dolori alla schiena, ma riuscirà almeno ad avere un bel gluteo. Da quanto detto, si deduce facilmente come l’ attività fisica, pur importantissima, da sola può non essere sufficiente per raggiungere l’obiettivo della ragazza o della donna che vuole rimettersi in forma o che comunque vuole migliorare esteticamente.

Quindi, in sostanza, come si può ottenere un evidente e palese rimodellamento dei glutei? Finora le tecniche utilizzate in medicina estetica ed in chirurgia plastica per raggiungere i risultati sperati sono essenzialmente tre, caratterizzate tutte da un approccio, per così dire, molto pragmatico: “per ingrandire o sollevare i glutei bisogna riempire!”. A tale scopo, in medicina estetica si utilizza un filler a base di acido ialuronico ad alto peso molecolare. Si tratta di un prodotto basato su una molecola già presente nell’organismo e quindi, come tale, non c’è rischio di reazioni di rigetto. La tecnica si usa per volumizzare aree ben definite, generalmente circoscritte.

Il trattamento può essere effettuato in ambulatorio ed in anestesia locale e non c’è ovviamente bisogno di ricovero. L’unico svantaggio è che si tratta un prodotto naturale e quindi riassorbibile, con una durata media di circa un anno, e dai costi abbastanza elevati. In chirurgia plastica, e quindi l’ambito è più impegnativo perché si parla di interventi in sala operatoria, si possono invece effettuare il lipofilling, che è la tecnica più richiesta e anche la più consigliata dai chirurghi, e che consiste nell’infiltrazione, nell’area glutea, di tessuto adiposo precedentemente estratto alla paziente, attraverso una liposuzione, in aree in cui questo è in eccesso, solitamente addome o fianchi; oppure la gluteoplastica additiva: in questo caso il sollevamento e l’incremento volumetrico della regione glutea si ottiene mediante l’inserimento di una protesi in silicone.

Si tratta di un intervento che viene solitamente riservato a ragazze giovani, magre, con glutei poco proiettati e che non hanno a disposizione grasso sufficiente per un lipofilling. Negli ultimi tempi però c’è stata una inversione di tendenza grazie alla medicina rigenerativa, una branca medica che possiamo definire un innovativo approccio terapeutico, finalizzato alla rigenerazione biologica naturale dei tessuti, sfruttandone la loro capacità autorigenerativa. Ed uno dei campi di recente applicazione della medicina rigenerativa in medicina estetica è appunto il rimodellamento dei glutei, effettuato in modo naturale ed assolutamente non invasivo.

Oggi si può intervenire direttamente sulla fisiologia del muscolo, sviluppandone il volume e la forma, in trattamento ambulatoriale, attraverso delle microiniezioni praticamente indolori, che vengono effettuate all’ attaccatura alta e bassa del gluteo, secondo una precisa tecnica personalizzata: si inietta una soluzione a base di aminoacidi e colina, sostanze che hanno, rispettivamente, la funzione di nutrire e di sollevare il muscolo in maniera del tutto naturale ed armoniosa, in quanto gli aminoacidi favoriscono la sintesi proteica e vengono captati direttamente dal muscolo aumentando il volume delle fibre, mentre la colina sopperisce alla diminuzione fisiologica dell’acetilcolina, sostanza responsabile, nel processo di invecchiamento biologico, della perdita del tono dei muscoli.

Importante sottolineare che questo processo rigenerativo avviene solamente su un muscolo stimolato dall’attività fisica, che necessita quindi di maggior nutrimento per potersi sviluppare, e questo bisogno viene appunto garantito dalla soluzione iniettata: infatti è fondamentale ribadire che un muscolo flaccido non allenato non dà nessuna risposta al trattamento. Il protocollo prevede tre/quattro sedute a distanza ognuna di quindici giorni, dopodiché, valutando il risultato ottenuto, si programmano eventuali sedute di mantenimento. Un ulteriore vantaggio di questa tecnica è il suo basso costo, decisamente più contenuto rispetto alle metodiche precedentemente descritte.
Tags: salute
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