Medio Oriente: decine di morti nell'attacco aereo di Israele a Jabalia

- di: Redazione
 
Decine di persone sono morte e centinaia ferite in un attacco aereo di Israele sul campo profughi di Jabaia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Sanità gestito da Hamas, secondo cui nell'attacco almeno 50 persone sono state uccise. Un numero che le fonti indipendenti, come i media stranieri, non hanno avuto modo di confermare. Il direttore di un ospedale della Striscia ha parlato di almeno 400 morti.
Intanto l'IDF, le forze armate israeliane, ha reso noto di avere ucciso uno dei capi militari di Hamas, Ibrahim Biari, definito come uno degli artefici dell’attacco terroristico del 7 ottobre.

Medio Oriente: decine di morti nell'attacco aereo di Israele a Jabalia

Si stanno poi intensificando gli scontri sul terreno, tra le forze israeliane e Hamas, nel nord-ovest della Striscia di Gaza. Secondo un social media della Striscia, le Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno lanciato missili anticarro sulle forze israeliane, colpendo due carri armati e bulldozer.

Da parte loro, le forze di difesa israeliane hanno affermato di avere colpito, nella giornata di ieri, 300 obiettivi di Hamas (postazioni di missili anti-carro e compressi sotterranei) in operazioni di terra.
Il portavoce dell'IDF, Jonathan Conricus, ha riferito che unità di terra ''stanno espandendo l’attività nel nord di Gaza. Stiamo operando lì con quelle che chiamiamo squadre di combattimento congiunte, a terra; congiunte nel senso di forze di terra, forze aeree e marittime che cooperano, cercando di stabilire un contatto con il nemico, impegnarci con lui e quindi usare le nostre capacità per colpire''. In queste ore Internet non è attivo nella Striscia, secondo quanto reso noto da Paltel, fornitore di telecomunicazioni palestinese.

Il capo dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello urgente per l’accesso ''senza restrizioni'' a Gaza in modo che le organizzazioni umanitarie possano fornire forniture salvavita. Definendo ''sconcertante'' il numero delle vittime, Tedros ha affermato che senza accesso ''la tragedia continuerà a svolgersi davanti ai nostri occhi''. Tedros ha chiesto una “pausa umanitaria immediata”: “Non c’è tempo da perdere. Ogni momento è importante”.
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