Finlandia, la premier Marin propone: "Giornate lavorative da 6 ore"

 
Le discussioni sulle riforme che il mondo del lavoro dovrà attuare per adattarsi alla pandemia da Coronavirus continuano e uno dei punti maggiormente trattati è quello relativo alla possibile riduzione delle ore giornaliere.
Il dibattito in Europa attualmente trova campo fertile in Germania e soprattutto in Finlandia grazie alla premier Sanna Marin, favorevole a ridurre fino a sei ore la giornata lavorativa canonica sin da prima di arrivare alla guida del governo.

La Socialdemocratica porta avanti questa proposta dai tempi della campagna elettorale che le ha permesso di guidare l'esecutivo nel dicembre del 2019. Ora, con i problemi legati all'economia e all'occupazione causati dalla pandemia da Coronavirus, l'argomento torna di straordinaria attualità.

"L'emergenza sanitaria" - spiega Marin - "ha portato molti a valutare le cose realmente importanti nella vita come la propria salute e quella dei propri cari, l'importanza della vita quotidiana che stiamo affrontando in questi mesi. È normale, quando le nostre esistenze vengono sconvolte, guardare ad esse da un punto di vista diverso".

E parlando con i suoi colleghi del partito Socialdemocratico ha ribadito che il suo Governo ha l'obbligo di creare una tabella di marcia concreta in modo da ridurre le giornate lavorative e migliorare le vite di chi vive in Finlandia.

"L'obiettivo di ridurre l'orario di lavoro non è in contrasto con quello di alzare il livello di occupazione o di mantenere un'economia pubblica solida. Dobbiamo sforzarci per aumentare la produttività del lavoro come società, dipendenti e imprese. Migliorare le condizioni di lavoro e ridurre l'orario senza compromettere i livelli di reddito permetterebbe anche di distribuire equamente la ricchezza. Quando anni fa riducemmo le ore giornaliere a otto con i cinque giorni settimanali riuscimmo anche ad aumentare i salari nel corso dei decenni. Sicuramente ci saranno ostacoli da superare ma questo non vuol dire che non possiamo porci traguardi difficili"
ha concluso Marin.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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