L’Isola dei (poco) Famosi: analisi semiseria del successo di pubblico

- di: Stefania Assogna
 
Partendo intanto dal titolo, io personalmente, a parte le figure di supporto e dell’inviato sull’isola, dei concorrenti effettivi conosco solo la Isoardi, Braida e Ciufoli, degli altri, (a parte i cognomi noti, vedi Gemma e Gucci, più dei concorrenti che li hanno ereditati), ignoravo perfino l’esistenza; per carità, ignoranza mia. Caso a parte la concorrente Daniela Martani di cui mi occuperò in seguito. Il successo di questi reality personalmente lo attribuisco a quello che ho coniato come “carneadismo televisivo”, con il quale sentiamo il bisogno di rendere “eroi” persone abbastanza normali, pensando inconsciamente che al loro posto potrebbe esserci qualcuno di noi. Nella recente edizione del GF abbiamo ad esempio tifato per la coppia Petrelli e Salemi, solo perché in fondo la Gregoraci ha snobbato il giovanotto gentile e a modo; allo stesso modo, per quanto data come potenziale vincitrice, è stata spedita a casa con il televoto Maria Teresa Ruta, troppo perfetta, troppo nota, troppo scontata così come non tutti hanno apprezzato la vittoria di Tommaso Zorzi, ma avrebbero preferito la vittoria di Petrelli, gentile e a modo, che ne aveva più bisogno in fondo.

Di questa Isola mi appassiona (si fa per dire) il caso di Daniela Martani, vegana e No-vax dichiarata, perché è veramente una figura simbolo e rocambolesca del “carneadismo televisivo”, in una versione più, se vogliamo, da “antipatia pulp”. Da assistente di volo è diventata concorrente del GF ( quella “comuni mortali edition”, cioè non GF-VIP), aprendo una polemica con l’azienda per la quale lavorava; poi balzata all’antipatia delle cronache perché pare abbia detto qualcosa di poco gentile verso la popolazione colpita da terremoto del 2016 di Amatrice e le zone del Cratere (luoghi noti per l’industria alimentare legate alla lavorazione di carne, specie del maiale e alla famosa Amatriciana) salvo poi sostenere che il suo profilo FB fosse stato violato, sostenendo che quella battuta non l’abbia scritta lei, (ma intanto se n’è parlato parecchio); poi di recente, balzata di nuovo all’antipatia delle cronache per aver agitato la partenza di non so quale traghetto per essersi rifiutata di indossare la mascherina salvo poi cedere alle regole per andare in Honduras, dove attualmente sta partecipando all’Isola dei Famosi Vip, avendo accettato mascherina, tamponi e pare anche qualche vaccino.

Ora la rete è divisa tra chi mette sotto accusa Iva Zanicchi per la definizione: “la vegana” difendendo la Martani perché usato secondo taluni con accezione derisoria e c’è chi attacca la concorrente perché con lei si dà visibilità a una No-Vax in un momento in cui la Pandemia dovrebbe essere lasciata fuori dai discorsi, specie di un format televisivo così leggero.
Che dire? Stiamo a livelli di Carneadismo televisivo Pulp altissimi mai toccati prima. Secondo me gli attacchi alla Martani arrivano per il modo in cui lei vive questi status, di No-Vax e Vegana e con i quali, tra una polemica e l’altra, intanto, vuoi o non vuoi, diventa “La Martani” che va all’Isola dei FAMOSI. Essere vegani fa parte della libertà di opinione, di pensiero e di espressione ed è una libertà sacra come ogni altra, purché, come ogni altra libertà non sfoci nella mancanza di sensibilità verso altre persone, nelle regole del rispetto e dell’educazione.

Se abbia fatto battute o no, sul karma del terremoto, e io credo nella sua buona fede, non è il vero problema, il fatto grave è che si è parlato comunque di sciocchezze come “karma” in un momento grave per il Cratere; la colpa non è della Martani ma dei media che danno spazio ormai a chiunque, e a qualunque esternazione venga tirata fuori, purché crei “Guelfi e Ghibellini” a oltranza, e di conseguenza likes e condivisioni. I terremoti ed altri eventi naturali, sono ascrivibili alla sola Natura e, casomai, anziché occuparsi dei fatali destini karmici lanciati dagli hackers del profilo FB violato, della Martani, l’unico commento che valeva la pena fare è che l’Italia, dove non è sismica è a rischio idro geologico, inquadrando il discorso nel solo pragmatismo tecnico scientifico, che richiederebbe norme e investimenti, a livello non solo statale ma anche Europeo, cercando di capire a che punto fosse ( e a che punto sia oggi) l’Italia e la UE, con questa roba qui; parliamo di adeguamenti antisismici obbligatori degli immobili, con opportune modifiche edili, attuando parametri costruttivi moderni, grazie ai quali un edificio oggi può resistere addirittura fino al grado 9 della scala Richter; cose serie, di cui bisognerebbe occuparsi, per capire a che punto sia l’Italia e la UE, su questi temi.

Sul fatto di essere No-Vax ma di partecipare all’Isola, andando in Honduras al costo di rinnegare buona parte delle sue teorie, invece la Martani la vedo a mio modesto parere, una presenza utile e propedeutica a far capire che se si vuole che la vita continui, la via, da seguire almeno per ora, è una sola: VACCINARSI E ADEGUARSI ALLE REGOLE. Lei lo ha fatto; un buon esempio, ancor più essendo No-Vax. Lo trovo positivo. Certo i britannici lo hanno capito da subito, senza la No-vax britannica che va all’Isola dei Famosi, infatti lì sono già a quota 25 milioni di vaccinati; loro però avevano anche capito per tempo che non bisognava fidarsi di Hitler, vorrà pur dire qualcosa o no? La parte del reality che preferisco è tuttavia il mare dell’Honduras che almeno virtualmente possiamo raggiungere in attesa di poter tornare a viaggiare. Quello spettacolo vale sempre la pena guardarlo! Che faccia più share quello del resto?
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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