WM Capital, Pasquali: "Vi spiego perché scegliere la formula del Franchising"

 
Sul Business Format Franchising, sulle sue caratteristiche, la sua efficacia e il suo futuro nel breve e nel medio periodo abbiamo intervistato Fabio Pasquali, Presidente e Amministratore delegato di WM Capital S.p.A, il principale operatore italiano specializzato nella creazione e sviluppo di Business Format Franchising.

Che cos’è un Business Format Franchising e quali sono i suoi vantaggi?
"Il Business Format Franchising è una formula imprenditoriale che permette di replicare il successo di una rete racchiudendo un pacchetto di tecniche, strategie, know-how e formazione che vengono offerte all’affiliato supportando ed alimentando continuamente la rete. Al necessario successo del primo punto vendita deve seguire la capacità dell’imprenditore di sintetizzare e rendere sistematici gli elementi di successo della sua formula imprenditoriale in modo da renderla facilmente replicabile. I principali vantaggi del business format franchising sono: l’anticiclicità, nel senso che la domanda di affiliazione è costantemente anche se moderatamente crescente, in una maggior brand awareness, la replicabilità illimitata cui si associa quindi una rapida crescita del giro d’affari con investimenti minimi per il franchisor e quindi basso rischio finanziario; la possibilità di avere maggior potere negoziale coi fornitori sfruttando le economie di scala a vantaggio di tutti gli attori del circuito. Per il franchisee invece i vantaggi risiedono nella capacità di gestire, con risultato e pienamente assistiti, un’attività evitando rischi e spese inutili, in quanto la formula viene costantemente aggiornata e testata dal franchisor"

Quali sono i principali fattori di successo di una rete di franchising?
"Nel corso degli anni ci siamo trovati a studiare fenomeni e possibilmente anticipare tendenze cercando di adeguare, con un approccio scientifico ad ogni settore, l’offerta franchising ai tempi e alle condizioni del mercato. Tutti questi aspetti seppur tra loro diversi siamo riusciti a racchiuderli in uno schema che abbiamo denominato Metodo delle 5 Leve. Abbiamo notato che per sviluppare reti di successo occorre prestare attenzione quasi maniacale a 5 fattori, ovvero: i valori inclusi nel brand, l’ingegnerizzazione dei processi, la formazione e l’assistenza al franchisee, la ricerca e lo sviluppo da parte della casa madre e la valutazione costante dell’equilibrio reddituale".

Ci può spiegare meglio il significato delle 5 Leve?
"La prima: i brand che hanno successo hanno quindi solidi valori alle spalle ed una visione chiara di quello che sono e che vorranno essere. Per i brand più consolidati sicuramente la storia riassume tutto ciò, ma anche i nuovi brand hanno possibilità concrete di affermarsi se prima della proposta guardano a ciò che sono. La seconda: come ogni attività, inoltre, ogni processo deve essere studiato, applicato, migliorato per dotare il franchisee di strumenti di ottimizzazione che da solo potrebbe riuscire ad ottenere ma con costi e tempi non stimabili. La terza: l’esperienza del franchisor si traduce anche nella formazione necessaria per la gestione semplificata dell’attività, per garantire la quale serve anche una assistenza continuativa e ordinata. La quarta: la presenza di una formula testata si traduce in un’ottica di economia di scala in un’attività costante di ricerca e sviluppo basata sui prodotti, sulle tecnologie e sulle tecniche di vendita. Il focus dipende ovviamente dal settore e dalla tipologia di business. E infine l’ultima, la quinta: il rapporto franchisor-franchisee vive anche sull’equilibrio reddituale tra le parti ovvero un’equa suddivisione del valore creato che tenga conto degli investimenti e dei costi di ciascuno. La redditività viene solitamente monitorata dal franchisor il quale si occupa di introdurre elementi migliorativi per assicurare anche se non formalmente il successo dell’attività e la sua prosecuzione nel tempo".

WM Capital opera attraverso le quattro Business unit: Consulenza, Comunicazione, Advisory e la divisione Health Tech. Come sono interrelate tra loro?
"Le 4 Strategic Business Unit di WM Capital rispecchiano la storia dell’azienda. L’iniziale attività di consulenza avviata nel 1993 necessitava di uno strumento di comunicazione a servizio di franchisor e potenziali affiliati. Di qui la nascita del Magazine AZ Franchising nel 1999 e il portale azfranchising.com. La comunicazione si evolve a strumenti che si servono del mondo online per fornire un approccio ibrido. Mi riferisco ad Franchising Experience, evento digitale che il 29-30 settembre ha messo a contatto, attraverso il palinsesto dedicato, franchisor, professionisti e potenziali franchisee. La divisione Health Tech nasce dalle necessità derivanti dal mondo farmaceutico inizialmente viste in ottica di mero franchising di farmacie di servizi e, successivamente, come strumento per diffondere tali servizi non solo in farmacia ma in ogni luogo della salute per diffondere la cultura della prevenzione a costi bassi ed accessibili e con risultati affidabili. Nasce quindi il dispositivo multi-diagnostico Box della Salute che, integrabile in ogni luogo e quindi anche nel settore retail, si pone l’obiettivo di rivoluzionare e scardinare il vecchio approccio ai servizi sanitari di base. La divisione Advisory nasce perché, quasi contestualmente alla quotazione di WM Capital in Borsa, abbiamo inteso come la trasformazione e l’evoluzione delle reti franchising passasse per la finanza. L’Advisory svolge quindi attività di servizio ai franchisor e si sta specializzando anche nel valutare operazioni retail nel suo complesso".

Parliamo della Business unit Comunicazione. Molte aziende non sfruttano ancora i social media per migliorare la riconoscibilità del proprio marchio, voi quali soluzioni efficaci offrite?
"Da sempre la mission della Business Unit Comunicazione è avvicinare le reti franchising ai potenziali investitori attraverso strumenti qualificati e innovativi. La pandemia di Covid-19 ha fatto emergere l’importanza dell’utilizzo dei Social-Media ma non tutti i canali social sono uguali e quando si parla di franchising parliamo di una nicchia di utenti che si va a restringere sempre di più e che non è così facile da individuare. Per questo crediamo che la soluzione più efficace che offriamo ai nostri clienti per igliorare la riconoscibilità del proprio marchio nel segmento franchising sia entrare a far parte del nostro circuito per facilitare il raggiungimento di un target già profilato e costruito in oltre 25 anni di attività con i sistemi a rete. Pertanto, abbiamo lanciato a Maggio 2020 in diretta streaming “AZ Franchising Academy”, vetrina per le migliori aziende operanti nel franchising e, a settembre 2020, “AZ Franchising Experience”, evento digitale che in due giornate ha coinvolto oltre alle aziende franchising, esperti dei principali strumenti connessi al fare impresa".

Ritornando al Box della Salute può spiegarci le caratteristiche fondamentali e la sua efficacia?
"Il Box della Salute è l’unico dispositivo che svolge tre funzioni insieme: monitoraggio, screening e consulto. L’obbiettivo è quello di educare la persona a prendersi cura della propria condizione fisica svolgendo check up in piena autonomia e a fare prevenzione con lo scopo di valutare in anticipo l’insorgenza di alcune condizioni patologiche. Le caratteristiche principali del Box della Salute sono: autonomia grazie all’integrazione di dispositivi medici di autoanalisi; accessibilità, fornendo servizi medici a tutti a costi contenuti; velocità dei risultati consultabili in tempo reale dal medico a distanza; affidabilità garantita dall’alta precisione ed efficienza degli strumenti medici presenti al suo interno; connettività consentendo il collegamento da remoto con lo specialista grazie al servizio di telemedicina integrato. All’interno del Box della Salute è presente un sistema di auto igienizzazione costituito da “lampade germicida” che sfruttano i raggi UV e l’ozono per ridurre automaticamente la carica batterica depositata sugli strumenti e superfici. In questo modo, l’utente entra in un ambiente debatterizzato e trattato in maniera fisica senza l’uso di sostanze chimiche. Il sistema progettato è altamente sicuro poiché entra in azione soltanto quando non è presente alcuna persona all’interno del Box. Questo evita il rischio di contagio da virus o altri agenti contaminanti dopo ogni utilizzo del Box e consente all’utente di poter svolgere gli esami in piena tranquillità".

Lo scorso 15 maggio WM Capital ha annunciato di aver avviato la commercializzazione in Italia del test rapido 2019-nCoV IgG/IgM Detection Kit dell’azienda cinese Nanjing Vazyme Medical Technology Co. Come è strutturato questo test anti Covid?
"Il test in questione utilizza la cromatografia immuno colloidale in oro per rilevare la presenza di anticorpi IgG/IgM del coronavirus nel siero umano, plasma o sangue intero in vitro. Entrambe le immunoglobuline sono prodotte dal sistema immunitario per fornire protezione contro il virus. Le immunoglobuline IgM si presentano nella prima settimana dopo l’infezione mentre le immunoglobuline IgG si presentano 14 giorni dopo le IgM. La rilevazione degli anticorpi indica una nuova infezione e può, quindi, essere utilizzata nella sua diagnosi precoce. Il test di Vazyme fornisce una risposta sulla presenza o meno degli anticorpi in 10 minuti con specificità e sensibilità superiori al 90%".

In merito alla consulenza come opera la Divisione Financial Advisory di WM capital? Quali sono i suoi punti di forza?
"La divisione advisory nasce dall’evoluzione del servizio di consulenza tradizionale in un’ottica maggiormente finanziaria dettato dalle necessità del mercato e delle catene. La conoscenza del mondo retail in Italia è stato esteso al mondo del Made in Italy e delle eccellenze italiane. Di qui abbiamo studiato delle soluzioni a servizio di tali aziende che superassero il nanismo ed il particolarismo delle PMI e ne valorizzassero le peculiarità mettendole a sistema soprattutto nell’approccio con i clienti esteri. La capacità di fare sistema di WM Capital, unita ad un forte imprinting di natura finanziaria oltre che un know-how operativo sono a nostro avviso elementi che, applicati al Made in Italy, possono riscuotere un enorme successo in un mondo globale che ama tutto ciò che è veramente italiano e, non potendolo ottenere, si “accontenta” delle imitazioni".

AZ Franchising Fund, realizzato da WM Capital, è il primo fondo d’investimento interamente dedicato al mondo dei sistemi a rete. Siete soddisfatti dei risultati finora raggiunti?
"Inizialmente abbiamo riscontrato qualche difficoltà nel momento in cui molti investitori negli anni scorsi facevano fatica a vedere il franchising in un’ottica di diversificazione di portafoglio. La logica che abbiamo adottato consiste nello spiegare come gli investimenti in PMI, che noi selezioniamo e prepariamo, siano da vedere come titoli che vanno ad ottimizzare la composizione rischio rendimento del proprio portafoglio, ottimizzando ulteriormente la frontiera efficiente di Markovitz. Confidiamo quindi che nel breve medio periodo arriveranno i risultati sperati e che, una volta rodato, il sistema non possa far altro che attirare nuovi capitali in funzione delle ottime opportunità di investimento presenti sul mercato con format interessanti che sconvolgeranno il modo di fare retail".

In tutti questi anni di lavoro è entrato in contatto con numeri e importanti brand di successo sia nazionali che internazionali. Può indicarci una ‘case history’ che le è rimasta particolarmente impressa?
"Questa domanda mi fa pensare a tante belle esperienze ed emozioni che ho vissuto in questi anni, con l’entusiasmo del primo giorno di scuola e qualche capello bianco. Per queste ragioni mi piace molto Nazim Hikmet ed una delle sue poesie più celebri ovvero “il più bello dei mari”. Non posso che dirle a questo punto che “Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti…”."

Cosa c’è nel futuro del franchising, quali cambiamenti nel breve e nel lungo periodo, sempre più caratterizzati dall’innovazione digitale?
"Il mondo del retail ha visto innumerevoli cambiamenti a partire dagli anni 2000 dettati dalla diffusione massiva di internet che ha ribaltato il paradigma del consumo imponendo alle  retifranchising di rivedere continuamente la loro proposta e focalizzarsi sull’experience all’interno del punto vendita oltre che metodologie espositive e tecniche di vendita. Senza dubbio ad oggi è presente un’integrazione sempre più strategica tra online e offline che ha portato molti brand a strutturarsi addirittura affinchè fosse il punto vendita fisico a servire il mercato online. L’innovazione digitale, come abbiamo recentemente vissuto con il Covid-19, può divenire un acceleratore di tendenze in corso ma che erano latenti. Penso ad esempio alla possibilità sfruttata dalle principali catene non tanto di consegnare a casa quanto di ordinare online e ritirare nei pressi del punto vendita, oppure alla sperimentazione in alcuni punti vendita di una virtual dressing room che velocizza e rende interattiva e divertente l’esperienza di acquisto. Nel mondo dei servizi l’upgrade tecnologico ha richiesto spazi fisici sempre minori ove quelli residui, laddove presenti, sono stati occupato da un’integrazione con concept sinergici ed inaspettati".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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