Giappone, si guarda già al dopo crisi: allo studio settimana lavorativa di 4 giorni

- di: Redazione
 
C'è modo e modo di reagire alla pandemia da parte dei governi di quei Paesi in cui la crisi ha colpito nel modo più duro. C'è chi pensa a sovvenzioni statali, ma c'è anche chi lancia lo sguardo un po' più avanti, facendo tesoro di quello che la crisi pandemia ci ha fatto imparare sulla nostra pelle.
Guardiamo al Giappone che sembra avere imparato in fretta la lezione della pandemia, tanto che il governo (o meglio, il partito di governo) sta valutando l'introduzione di un sistema settimanale di lavoro di 4 giorni.

L'annuncio è stato dato dal Partito liberaldemocratico, guidato da Kuniko Inoguchi, che ha detto che presenterà a breve proposte provvisorie sul nuovo sistema di organizzazione del lavoro, che consentirebbe ai dipendenti delle aziende di scegliere un programma lavorativo articolato sulla base di 4 giorni.
"È importante promuovere stili di lavoro più diversificati per bilanciare il lavoro e la vita privata, compresa l'educazione dei figli, l'assistenza sanitaria e le battaglie contro le malattie", ha detto Katsunobu Kato, uno dei massimi esponenti del partito, nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il governo prenderà una decisione dopo avere preso in esame la proposta.
Che, se accettata, avrà immediate conseguenze nella politica di base del governo in materia di gestione e riforma economica e fiscale, appuntamento legislativo che è stato fissato per giugno.
Molte aziende, da quando lo scorso anno il virus ha cominciato a manifestarsi e quindi espandersi nel Paese, hanno adottato il telelavoro, scaglionando le ore di pendolarismo.
Sulla base di colloqui con i vertici e le organizzazioni sindacali delle aziende che hanno già adottato autonomamente il sistema della settimana lavorativa di 4 giorni, il gruppo di lavoro del Partito liberaldemocratico afferma che i lavoratori potranno trarre vantaggio dal programma stando accanto ai figli, fornendo assistenza sanitaria ai congiunti o partecipando ad attività di volontariato.

Alcuni sostenitori di questa riforma vanno ancora più in là, sostenendo anche che la nuova articolazione del lavoro promuoverebbe la rivitalizzazione dell'economia locale, consentendo a più persone di avere un secondo lavoro nelle loro città o in altre aree al di fuori delle grandi metropoli e di impegnarsi in attività comunitarie un paio di giorni alla settimana.
Ma ci sono voci dissenzienti, come quelle di coloro che affermano che alcuni lavoratori potrebbero perdere dal 10% al 20% dello stipendio, mentre le piccole e medie imprese con meno dipendenti potrebbero non essere in grado di sopravvivere con il nuovo sistema. Anche in questa considerazione, alcuni esponenti del Pld hanno proposto misure di sostegno per le imprese che introducano il sistema della settimana lavorativa di 4 giorni.
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