Esprinet

 

Alessandro Cattani, AD Esprinet


Un anno di crescita importante, il 2018, per Esprinet, holding di un Gruppo attivo nella distribuzione ‘business-to-business’ di tecnologia al vertice del mercato in Italia e Penisola iberica (principalmente Spagna, ma le attività si irradiano anche in Portogallo).
Crescita molto significativa e di indici di performance solidi, nonostante l’inciampo nella linea ‘Sport Technology’, che ha subito gli effetti della messa in liquidazione del suo principale fornitore, che operava con Esprinet da oltre 20 anni e dal 2008 gestiva per conto del Gruppo, sulla base di un contratto-quadro di esclusiva, la produzione (ricerca e sviluppo prodotti, ricerca, selezione e controllo qualità delle fabbriche produttrici), importazione e la fase post-vendita (manutenzioni, riparazioni, gestione dei resi, etc.) di una serie di prodotti prevalentemente appartenenti alla ap-punto linea ‘Sport Technology’.
I dati di un anno brillante sono molto chiari: nell’intero 2018 il Gruppo Esprinet (che è quotato alla Borsa di Milano e ha la sua sede principale a Vimercate) ha realizzato ricavi totali pari a circa 3,57 miliardi di euro, in aumento dell’11% rispetto ai 3,22 miliardi realizzati nel 2017. Perfroman-ce che posiziona Esprinet tra i primi 50 gruppi industriali Italiani e tra i primi 10 distributori mondiali.
Un andamento che ha sovraperformato il mercato dell’area di riferimento (come detto, Italia e Penisole iberica), tanto che Esprinet conquista di un punto di market share in Italia e mantiene la quota di mercato del 2017 in Spagna.
Nel solo quarto trimestre 2018 Esprinet vede un aumento dei ricavi del 16% rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente. Un ulteriore abbrivio, quello registrato nel quarto trimestre, che rappresenta un ottimo trampolino di lancio per il 2019.
Quanto all’Ebit (indice che esprime il risultato aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari) ‘adjusted’, che non considera gli effetti negativi riconducibili agli eventi straordinari, nell’intero 2018 è di circa 40 milioni di euro, in linea con i target reddituali precedentemente comunicati dal Gruppo ed in crescita del +17% rispetto ai 34,3 milioni dell’esercizio precedente e del +32% rispetto all’Ebit ‘adjusted’ 2017 calcolato eliminando il contributo positivo della prima marginalità di prodotto di circa 4,1 milioni della linea ‘Sport Technology’ in tale anno.
L’Ebit comprensivo degli oneri straordinari (ossia tenendo conto delle vicende accadute alla linea ‘Sport Technology’) è risultato pari a circa 23 milioni, in flessione del 33% rispetto ai 34,3 milioni di euro del 2017.
Nel quarto trimestre l’Ebit ‘adjusted’ e stato pari a circa 24 milioni (+22% rispetto ai 19,7 milioni del quarto trimestre 2017) e l’Ebit comprensivo degli oneri straordinari è stato di circa 8 milioni (-59% rispetto ai 19,7 milioni del quarto trimestre 2017).
Ed è da evidenziare, in tale contesto, che il Gruppo ha saputo realizzare crescite significative anche nei comparti tecnologici più maturi, come pc e stampanti, oltre che capitalizzare le proprie posizioni di leadership nel segmento “smartphone”. 
“Particolarmente positiva. afferma l’Amministratore Delegato Alessandro Cattani - si è rivelata la performance nel segmento dei prodotti cosiddetti ‘a valore’ o per ‘datacenter’, che – continua Cattani - ha superato i 520 milioni di euro di ricavi nel 2018, a testimonianza dell’efficacia delle strategie di sviluppo nelle aree di business ad elevata marginalità. La redditività operativa ottenuta escludendo l’impatto della linea ‘Sport Technolo-gy’ (positivo per 4 milioni di euro nel 2017 e negativo per 17 milioni di euro nel 2018) è cresciuta del 32%, per circa 10 milioni di euro rispetto al 2017”.
Cattani rileva inoltre che “Il Gruppo ha chiuso l’anno con una posizione finanziaria netta positiva per 241 milioni di euro. In conclusione, nonostante un mercato molto sfidante sul fronte della pressione sul primo margine di prodotto, grazie ad una attenta gestione dei costi e ad un eccellente livello di servizio alla clientela, il Gruppo Esprinet ha guadagnato quota di mercato ed accresciuto la redditività corrente in modo molto marcato, gettando le basi per poter gestire al meglio anche nei prossimi anni le opportunità offerte dal mercato di riferimento”.
Tornando alla redditività operativa, la crescita è dovuta al notevole aumento del fatturato e al contenimento dei costi operativi, che hanno ampia-mente bilanciato la pressione sul primo margine di prodotto dovuta al re-mix di prodotto/canale verso linee meno profittevoli rappresentate in par-ticolare dalla combinazione di telefonia e Pc nel canale ‘retail’.
In sostanza, Esprinet continua a mostrare la piena validità – anzi, una validità crescente – del proprio modello di business flessibile, basato sulla coesistenza di differenti canali di vendita, modellati sulle caratteristiche specifiche di 36mila rivenditori clienti, Esprinet commercializza circa 700 marchi e oltre 57mila prodotti disponibili nei 130mila mq di magazzini gestiti. Tramite la divisione V-Valley, Esprinet distribuisce prodotti, servizi e soluzioni informatiche complesse.
Un modello di business che, tra i suoi vantaggi competitivi, presenta anche il fatto che Esprinet, nella sua industria di riferimento, è stata la prima a credere nelle potenzialità offerte da internet come acceleratore del business stesso. Esprinet, infatti, è una continua opportunità di informazione e vendita per i ‘reseller’. Non a caso il sito è progettato per essere il miglior posto dove chi vuole vendere può trovare tutte le informazioni più utili per il suo business e per rappresentare un’esperienza totale di acquisto più conveniente grazie a più bassi costi di transazione permessi da un sistema di ordine più semplice e una singola fatturazione per molti prodotti acquistati contemporaneamente.

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