Detenuti e lavoro, Baccini (Microcredito) al convegno CNEL: "Formeremo all’impresa per rimetterli nel tessuto economico"

- di: Barbara Leone
 
Il numero dei detenuti in stato di occupazione, sia pure in crescita negli ultimi anni, risulta ancora troppo basso e che le esperienze di formazione e lavoro già poste in atto manifestano generalmente una criticità di fondo, vale a dire quella di conservare una dimensione ‘intramuraria’, riuscendo difficilmente ad evolversi all’esterno del carcere per dare vita a realtà imprenditoriali sostenibili. Dobbiamo anche osservare che le iniziative finora realizzate hanno rappresentato spesso delle azioni sporadiche e non uniformi di utilizzo delle competenze e conoscenze economico-imprenditoriali acquisite dai detenuti che, pertanto, sono rimaste ascritte a pochi e circoscritti casi di eccellenza”. E’ con queste parole che Mario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito ha illustrato le dinamiche che coinvolgono i detenuti e che anche attraverso l’ENM possono portare avanti un percorso di formazione per il dopo pena illustrato al convegno “Recidiva Zero”.

Detenuti e lavoro, Baccini (Microcredito) al convegno CNEL: "Formeremo all’impresa per rimetterli nel tessuto economico"

Le iniziative spiegate davanti al presidente CNEL, Renato Brunetta e al Ministro della giustizia, Carlo Nordio, assumono l’educazione economica e micro finanziaria come opportunità: “L’Ente Nazionale per il Microcredito – ente pubblico non economico, centro di competenza nazionale per il microcredito, la microfinanza e la finanza inclusiva, nonché di formazione, capacity building e tutoraggio – ha avviato da tempo un’approfondita riflessione sull’argomento”, ha aggiunto Baccini che ha poi sottolineato: “Tra i compiti primari dell’Ente, infatti, rientra quello di assumere ogni iniziativa idonea a favorire l’inclusione sociale e finanziaria delle persone maggiormente vulnerabili e con estrema difficoltà di accesso al credito, quali sono, appunto, le persone private della libertà personale e quelle che hanno terminato da poco tempo di scontare la pena detentiva. Pertanto, l’Ente è senz’altro interessato a collaborare alla realizzazione di progetti di sistema che favoriscano il reinserimento sociale e lavorativo dei predetti soggetti e consentano di prevenire fenomeni di devianza e rischi di recidiva. A tal fine – prosegue Baccini -  nel solco dell’accordo interistituzionale sottoscritto tra il CNEL e il Ministero della Giustizia in data 13 giugno 2023, l’Ente Nazionale per il Microcredito ha stipulato un Protocollo d’intesa con lo stesso Ministero, volto in particolare a promuovere l’educazione finanziaria, la cultura d’impresa e l’inclusione sociale e finanziaria delle persone che stanno scontando la parte finale della pena detentiva all’interno di una struttura carceraria, di coloro che scontano pene alternative all’esterno del carcere, nonché degli ex detenuti.Sulla base di questa intesa, l’Ente si rende disponibile a condividere un percorso che porti in breve all’attuazione di un progetto dedicato, che vedrebbe l’Ente stesso operare quale organismo squisitamente tecnico, segnatamente a valere sui fondi strutturali, coerentemente con le attività che svolge a sostegno di una pluralità di Autorità di Gestione nazionali e regionali e che, in questo caso, potrebbe svolgere a supporto del Ministero della Giustizia e del CNEL. A tale riguardo, desidero ricordare che l’Ente si è già fatto promotore di alcune significative progettualità sul tema in questione. Cito, in particolare, un progetto pilota che ritengo particolarmente virtuoso, avviato a partire dal 2022  congiuntamente alla Regione Calabria nell’ambito delle iniziative “Yes I Start Up Calabria” e “Yes I Start Up Professioni Calabria”, a valere sul PON IOG 2014/2020. Il progetto è finalizzato alla formazione e all’accompagnamento dei detenuti i quali, una volta scontata la pena, hanno una reale possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro avviando un’attività autonoma di tipo imprenditoriale o professionale. I primi corsi di formazione - ha concluso Baccini portando un esempio concreto - sono stati tenuti presso l’Istituto Penitenziario di Corigliano Rossano dove, tra il 2022 e il 2023, sono stati svolti 6 corsi, di cui 2 a valere sul progetto Yes I Start Up Calabria e 4 a valere sul progetto Yes I Start up Professioni Calabria. Sono stati presi in carico in totale 33 allievi con un’età media di 32 anni, di cui 30 hanno terminato il percorso di accompagnamento. In totale, sono state svolte presso le carceri calabresi oltre 2.300 ore di formazione e, ad oggi, si stanno accompagnando 4 persone che sono in fase di fine pena, affinché possano richiedere un finanziamento per l’attività che intendono avviare”.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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