Covid-19: Von der Leyen alza i toni e minaccia AstraZeneca

- di: Jean Aroche
 
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, mentre si profila una terza ondata della pandemia di Covid-19 e le varianti continuano a diffondersi, si è detta pronta utilizzare "tutti gli strumenti" a sua disposizione per garantire che i vaccini ordinati da l'Unione vengono consegnati.
Von der Leyen non ha specificato di quali strumenti dispone, ma intende discutere l'argomento con i capi di Stato e di governo europei, il cui vertice è previsto a Bruxelles il 25 e 26 marzo.
"Le vite umane, le libertà civili e le nostre economie dipendono da questo", ha detto.
Le sue parole, che possono essere intese come vere e proprie minacce, sono rivolte innanzitutto ad AstraZeneca, i cui ripetuti ritardi hanno costretto i Ventisette a rallentare drasticamente il ritmo delle campagne di vaccinazione.

La dura posizione della presidente della Commissione ha trovato il primo atto concreto in una lettera di costituzione in mora inviata al gruppo anglo-svedese e che avvia il meccanismo di risoluzione delle controversie previsto dal contratto tra la Commissione e il produttore.
Il gruppo avrà consegnato nel primo trimestre solo 30 milioni di dosi ai Paesi Ue, un terzo di quanto inizialmente previsto, mentre dovrebbe fornirne altri 70 milioni nel secondo trimestre, quando se ne aspettavano 180 milioni.

Dopo aver tentato - invano - di trovare una soluzione con AstraZeneca in modo che il gruppo aumenti le proprie consegne, gli europei sono quindi passati ad una fase più offensiva.
Il 26 febbraio il governo di Roma e la Commissione avevano bloccato la partenza, dallo stabilimento italiano di AstraZeneca, di 250.000 dosi destinate all'Australia. Dove, ha commentato qualcuno, risiede Pascal Soriot, amministratore delegato del gruppo anglo-svedese.

"È ora che il consiglio di amministrazione di AstraZeneca eserciti la sua responsabilità fiduciaria e garantisca che (il gruppo, ndr) mantenga i suoi impegni", ha twittato Thierry Breton, il commissario responsabile della componente industriale della strategia europea sui vaccini.
Ursula von der Leyen ha anche alzato il tono contro il Regno Unito, dove le fabbriche del laboratorio anglo-svedese lavorano esclusivamente per servire il mercato nazionale, mentre dovrebbero - secondo la Commissione - produrre anche per i Ventisette, secondo quanto previsto nel contratto tra il gruppo e Bruxelles.
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