Covid-19: misure anti-contagio in salsa gambiana, 20 arresti per festa in spiaggia

 
Mentre in Italia si discute sull'ampiezza delle misure che si devono adottare per fronteggiare la lievitazione del numero dei contagi, mettendo nel mirino soprattutto i luoghi di aggregazione giovanile, dove distanziamento sociale e mascherina sono semplici parole, in Gambia il Covid-19 è preso molto sul serio.

Nel Paese africano le misure di prevenzione per fermare il contagio sono rigorose, molto più di quanto si possa pensare. Ne sanno qualcosa le venti persone che, impegnate in una festa (quelle che un tempo sarebbero state chiamate 'falò sulla spiaggia') sono state arrestate non da vigili urbani zelanti, ma dagli uomini della Unità anticrimine della polizia che le ha ammanettate, caricate su un cellulare e portare in una caserma in attesa di farle comparire davanti ad un magistrato che dovrà decidere la loro sorte.

Teatro dell'operazione è stata la spiaggia di Sanyang, una delle più belle del Paese, meta di moltissimi turisti (che apprezzano la purezza dell'acqua e la sabbia bianchissima), ma anche di giovani gambiani.
Alcune decine di ragazzi - non si sa se solo del luogo o se ad essi si siano aggiunti dei turisti) si erano dati appuntamento sulla spiaggia per una festa, una di quelle che si tengono nello stesso giorno, nella stessa località ed alla stessa ora, per la quale non c'è nemmeno bisogno del tradizionale passa parola.

Mentre era in corso la festa sulla spiaggia, a poca distanza da uno dei bar di Sanyang, sono arrivati gli agenti che hanno arrestato una ventina di partecipanti accusandoli di avere violato le prescrizioni del governo mirate al contenimento del contagio del Covid-19.

Gli arresti potevano essere molti di più se alcuni dei partecipanti (in numero forse superiore a quello degli arrestati) sono riusciti a scappare, anche gettandosi in mare. Il portavoce della Polizia nazionale del Gambia, Lamin Njie, ha confermato l'esecuzione di arresti, in diverse regioni del Paese, sempre per violazioni alle norme anti-virus, pur non fornendo un numero delle persone fermate dal momento che i verbali sulle varie operazioni non sono stati ancora ufficializzati. Comunque, hanno detto i responsabili della Polizia, quella di Sanyang non è stata la prima e non sarà l'ultima operazione contro chi gioca non solo con la sua salute, ma anche con quella di molte altre persone.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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