Cina: le donne decidono cosa comprare e il mercato si adegua

- di: Jean Aroche
 
Se, nel corso di un colloquio informale, ci si chiede chi sia in famiglia a decidere gli acquisti, la risposta, "la donna", è scontata perché è così da sempre. Ma questa apparente banalità, quando si parla di grandi aziende commerciali, diventa un oggetto su cui ragionare e, quindi, decidere. Come sta accadendo in Cina dove un rapporto elaborato dalla piattaforma leader dell'e-commerce, JD.com, certifica che il potere d'acquisto delle consumatrici è più alto che mai, sostenendo che fino al 75% delle decisioni di acquisto delle famiglie sono prese da donne.

Questo fenomeno, già etichettato da qualcuno "she-commerce", significa che il futuro dei lucrosi mercati cinesi della tecnologia di consumo sta virando al femminile. Questa situazione, cioè il maggiore potere d'acquisto delle donne nel mondo del commercio elettronico, ha delle ripercussioni sul mercato cinese, dove le donne tendono ad essere consumatrici più degli uomini in una vasta gamma di prodotti che non sono solo cosmetici o per l'infanzia, ma anche i beni di lusso. Questo processo - che sta determinando un boom di acquisti di prodotti per la cura di sé stesse e per il benessere, come quelli dietetici o nutrizionali - comincia a riguardare altri settori, tradizionalmente considerati "da uomini", come alcol, giochi e automobili, che stanno subendo l'influenza del potere d'acquisto al femminile.

È quindi importante che i marchi non soccombano a stereotipi di genere datati, rischiando quindi di trascurare potenziali clienti entusiasti e con grande capacità di spesa. I profili tracciati dagli psicologi descrivono, quando si acquista, gli uomini più aggressivi nel loro processo decisionale, mentre le donne si prendono tempo, considerando sia il prezzo che il rischio di impegnarsi per il prodotto in questione. Le donne tendono anche ad essere più esperte nello sfruttare diversi strumenti per ottenere le migliori offerte, ad esempio l'utilizzo di siti Web di recensioni e social media. "She-commerce" da fenomeno è ora un intero settore di servizi e prodotti che sono specificamente mirati alle donne cinesi, con la tecnologia che cerca di fornire loro le esperienze di acquisto online più fluide. Questo aumento delle consumatrici è anche un riflesso dei cambiamenti sociali della Cina negli ultimi anni. Le donne rappresentano una percentuale relativamente ampia della forza lavoro della nazione, soprattutto se confrontata con la media di molti altri Paesi. Un altro fattore è l'alto alto livello di istruzione.

Un dato di fatto è che in Cina gli studenti universitari sono più donne che uomini, il che porta a un maggiore reddito disponibile che viene pompato nei mercati dell'e-commerce orientati alle donne. La tendenza delle donne che scelgono di sposarsi più il là nel tempo rispetto al passato aumenta anche la propensione all'acquisto. Anche le donne che vivono in zone rurali, approfittando delle piattaforme di e-commerce come Taobao, sono coinvolte nella fiorente economia del Paese. Il fatto che una presenza fisica non sia più necessaria per comprare significa che ci sono più opportunità per le imprese che producono prodotti per il mercato femminile di raggiungere, per le loro vendite, anche le aree più remote. Le donne cinesi, oltre a ricoprire posizioni elevate in carriere impegnative, si destreggiano anche nei ruoli di "badanti" primarie per i loro partner, animali domestici e comunità più ampie. Gli acquisti tendono ad essere non solo per se stessi, con la presenza aggiuntiva di bambini che influenzano drasticamente le decisioni finanziarie. Fidanzate, mogli e madri fungono da porta d'accesso ai bisogni commerciali del resto del nucleo familiare.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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