Brasile, l'annuncio di Bolsonaro: "Il Paese è in bancarotta"

- di: Brian Green
 
"Il Brasile è in bancarotta. Non posso fare niente": sono gravissime le affermazioni di oggi del presidente Jair Bolsonaro, che ha attribuito quanto sta accadendo alla crisi determinata da "questo virus alimentato dalla stampa" in un momento in cui sono terminati gli aiuti che hanno salvato milioni di persone dalla povertà .
"Volevo cambiare la griglia degli sgravi fiscali" - ha detto il presidente brasiliano, parlando ad un gruppo di sostenitori che lo attendeva davanti alla sua residenza ufficiale, a Brasilia -  "ma c'era questo virus alimentato dalla stampa che abbiamo qui, questa stampa senza interessi".

Bolsonaro (esponente dell'estrema destra brasiliana, eletto grazie ad un programma economico di chiaro stampo liberale) si riferiva in particolare alla riforma per aumentare il livello delle entrate esentasse, una delle più importanti promesse fatte in campagna elettorale. Per Bolsonaro il collasso economico del Paese è legato alle restrizioni raccomandate dai governatori dei singoli Stati per combattere la pandemia dovuta al coronavirus, che ha già ucciso quasi 198 mila persone in Brasile.

Una crisi che - guadagnando in popolarità - il presidente ha cercato di contrastare grazie agli aiuti d'urgenza dati in nove mesi a 68 milioni di brasiliani, ma ora questi aiuti sono cessati, sotto la pressione dei mercati, preoccupati per l'alto livello di debito del Paese.
Una situazione talmente grave che potrebbe portare il Paese, secondo alcuni analisti, "sull'orlo di un baratro sociale". La pandemia intanto progredisce senza mostrare segni di un imminente cambio di tendenza, infatti il numero di contagi e di morti collegati al Covid-19 continua a crescere.

Nelle ultime ventiquattr'ore, il Brasile ha registrato (anche se le cifre ufficiali e quelle raccolte da organizzazioni ed ong divergono, anche se di poco) 1.171 morti e quasi 60.000 nuove contaminazioni. Ma il timore degli specialisti è che questi numeri possano aumentare sensibilmente nelle prossime settimane a causa dei massicci raduni avvenuti durante le vacanze di Natale e Capodanno, non osteggiati dalla autorità.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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