Antitrust: multa da 2 milioni a società del gruppo Telepass per pratica scorretta

- di: Daniele Minuti
 
L'Antitrust ha sanzionato società del gruppo Telepass con una multa di 2 milioni di euro: il motivo è una pratica commerciale scorretta che riguarda la distribuzione di polizze Rc Auto, in particolare quelle distribuite tramite la propria applicazione a consumatori che hanno un abbonamento Telepass Viacard o Telepass Family. Come spiegato nella nota pubblicata dall'Agcm, "agli utenti non sono state fornite sufficienti informazioni riguardo il trattamento dei dati personali e riguardo i criteri con cui vengono selezionati i preventivi.

Nel comunicato, l'Autorità afferma di aver accertato che "le società hanno condiviso informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazioni con cui in seguito hanno concluso contratti di distribuzione di polizze senza averli però adeguatamente informati sui modi e sull'uso che avrebbero fatto dei loro dati, anche a fini commerciali". Nella nota viene chiarito che l'informazione fornita in sede di presentazione del servizio si concentrava unicamente sull'enfatizzare la convenienza economica della procedura, definita semplice e veloce, ma omettendo che tali informazioni sarebbero poi state utilizzate proprio da Telepass a scopi commerciali molto diversi rispetti a quelli per cui erano stati raccolti, cioè la preparazione di un preventivo.

La nota da parte dell'Antitrust si conclude così: "Infine i clienti che si erano legati a Telepass non hanno ricevuto nessuna chiara informativa sull'effettiva rappresentatività dei soggetti che hanno fornito le polizze, dato che le società hanno unicamente riportato i loghi di questi partner sull'app e sul sito ufficiale, senza dare però altre informazioni sul fatto che essi erano soltanto degli intermediari che operavano come agenti mandatari di compagnie non individuate. Quindi le società non avevano neppure dato informazioni sui criteri e sui parametri che sono stati seguiti quando i preventivi proposti venivano selezionati, cosa che invece sarebbe stata necessaria per rendere la decisione da parte del consumatore quanto meno più consapevole".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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