Alla scoperta dell'Oriente: in viaggio verso le mete più affascinanti

- di: Melissa Falcioni
 
Confucio visse e predicò nel VI secolo a.C e fu contemporaneo di Lao-Tse, Buddha, Pitagora e Zarathustra. Sembrerebbe che in quel secolo sia emersa e si sia condensata tutta la spiritualità del mondo. Nel nostro viaggio verso l’armonia spirituale e fisica parleremo dell’Oriente una parola che evoca atmosfere ermetiche e lontane pertanto affascinanti. Devo dirvi in realtà che non l’ho esplorato tutto, perché è davvero immenso; ma farò un po’ come fece Salgari che in Oriente non andò mai, eppure raccontò con fantasia le sue storie da Sandokan alla Tigre della Malesia.
La prima meta che toccheremo nel viaggio è il Giappone in cui si affermò la filosofia Zen. Fondamento di quest’ultima sono le discipline artistiche e marziali, come la pittura con l’inchiostro di china e il tiro con l‘arco in cui si cerca il gesto spontaneo che libera la massima energia al fine di ottenere il miglior risultato senza sforzo.
Kyoto in particolare come capitale imperiale è sede dei famosi giardini e della scuola di pittura Rimpa, una delle più importanti del Paese, nonché punto di partenza per molti viaggi ispiratori. Qui coloro i quali vogliono immergersi nella filosofia giapponese possono farlo presso l’Aman Kyoto. In questa struttura è possibile imparare i principi della meditazione Zen ed immergersi nelle acque curative, ricche di minerali delle piscine onsen dell’antica tradizione buddhista o fruire dei massaggi Shiatsu, atti a ripristinare il flusso di energia, per migliorare il tono muscolare, rafforzare l’immunità e dissipare lo stress.
La seconda meta del nostro viaggio è il principale centro finanziario dell’Asia: Singapore, una città dove natura e tecnologia si amalgamano. Intenzione questa che ha guidato la creazione dei Gardens by the Bay al fine di migliorare la qualità di vita nella città in un’ottica di equilibrio tra uomo e natura, passando dal concetto “male apparecchiato” di “giardino in città” a quello armonico di “città nel giardino”. Per gli amanti del romanticismo si dovrebbero aprire le porte del Raffles Hotel Singapore datato 1887. Da allora, questo luxury hotel è diventato un’icona in grado di condensare inebriante lusso, storia e design coloniale. 
Se preferite invece uno stile moderno, il Marina Bay Sand è sicuramente il più rinomato, sia per la piscina a sfioro sul tetto da cui è possibile ammirare tutta la città, sia per le suite con palestra privata all’interno. Gli arredamenti sono moderni e funzionali, ma sempre con dei dettagli orientali come i mosaici in bagno. Se invece preferite il centro città, dietro la via dello shopping e lo shopping mall Takashimaya, il Grand Hyatt è la scelta idonea.
La terza meta è l’India, l’unica inesplorata tra quelle menzionate e perciò ho dovuto documentarmi. L’india produce, ad oggi, il doppio dei film di Hollywood ed è proprio da un film di Bertolucci che nasce la mia curiosità: nel “Little Buddha” si vede Siddharta che mentre medita, dinnanzi a lui prendono forma le tentazioni: il piacere, il potere, la gloria e lui stesso, che egli rifiuta e così liberato diventa Buddha. Quando il turista si avventura in India, il sentimento che percepisce è sicuramente, questa accettazione del proprio stato come qualcosa di naturale e cosmico.
Se dovessi iniziare l’avventura indiana partirei da Mumbai la più grande città dell’India e capitale finanziaria e del divertimento del Paese. Qui la scelta andrebbe sul Taj Mahal Palace & Tower, che affaccia sul Mar Arabico nel quartiere finanziario. Fuori dalle porte di questo hotel si potranno vivere incredibili esperienze culturali e storiche. 
Per gli amanti del mare, Goa è la principale destinazione balneare dell’India che attira una moltitudine di turisti alla ricerca di un’esperienza rilassante lontano dal trambusto cittadino. Incastonato tra il Mar Arabico e il fiume Sal, sulla costa occidentale dell’India, The Leela Goa è un palazzo di calma, in cui poter assorbire la filosofia indiana, ma che non manca sicuramente dei servizi tipici del resort di lusso.
Se volete esplorare la Città Rosa l’interesse ricade sull’Oberoi Rajvilas che invita gli ospiti a vivere la quotidianità come una volta facevano i principi Rajput, contornati da un’architettura maestosa e splendidi giardini paesaggistici, punteggiati di padiglioni e vasche di riflessione. Questo hotel sembra la dimora dei principi indiani di un tempo. Con le sue facciate in pietra rosa, i magnifici palazzi e i tramonti dai colori rosa, Jaipur si configura come il set di un film.
Ogni linguaggio è un alfabeto di simboli che presuppone un passato che gli interlocutori condividono, diceva Borges e allora per intendere l’Oriente è necessario esplorare il suo alfabeto, un’avventura, questa, lanciata nei territori di una visionarietà capace di trasfigurare il quotidiano. Tutto è storia, ragione ed armonia, un’armonia diversa da quella occidentale ma pur sempre tesa ad un nuovo equilibrio dalla cosmopolita Singapore alla romantica Japuir.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli