AIPB: prosegue anche nel 2023 la crescita del Private Banking

- di: Redazione
 

L'Assemblea degli Associati 2024 dell’Associazione Italiana Private Banking ha permesso di presentare i risultati dell'industria durante lo scorso anno, oltre che alle attività dell'AIPB e le prospettive per l'intero (elaborate con Prometeia). 

AIPB: prosegue anche nel 2023 la crescita del Private Banking

Le prospettive per l’anno in corso vedono un mondo a due velocità, in cui l’economia USA dovrebbe crescere a un tasso superiore a quello dell’Area Euro e dell’Italia (PIL USA +2,4% vs +0,5% UEM vs +0,7% ITA). L’inflazione è prevista in diminuzione, ma con intensità e tempi differenti fra le aree geografiche per effetto del costo dell’energia, mentre per le componenti più “core” dell’inflazione (ad esempio servizi) è prevista una discesa più lenta. Il principale fattore di rischio resta la situazione geopolitica caratterizzata da equilibri internazionali sempre più fragili, a causa del persistere del conflitto russo-ucraino, di quello tra Israele e Hamas e l’apertura del nuovo fronte con l’Iran, oltre agli attacchi alle navi cargo in transito dal Canale di Suez nel Mar Rosso e alle tensioni tra Stati Uniti e Cina legate a Taiwan. Sotto il profilo economico, la forte crescita dei deficit e dei debiti pubblici limitano la possibilità di ricorrere a politiche fiscali pro-cicliche, mentre le Banche Centrali sono chiamate alla massima cautela sulle scelte relative all’abbassamento dei tassi di interesse.

Per quanto riguarda l’Italia, il fabbisogno del settore pubblico rimane elevato per i prossimi anni (154 miliardi di euro nel 2024) e le famiglie, così come è avvenuto nel corso del 2023, continuano a sostenerne il finanziamento. Prosegue il trend positivo dei mercati finanziari, con qualche timore di euforia ingiustificata: dopo aver raggiunto i massimi storici a inizio anno, la previsione per i listini delle economie avanzate resta positiva, con una crescita stimata attorno al 10% medio annuo. Il timore è che i mercati azionari siano sopravvalutati, sulla base di un rapporto “prezzo-utili” a 12 mesi che, negli USA, si avvicina ai valori massimi raggiunti a partire dagli anni Novanta. Leggermente sottovalutati, invece, i mercati azionari europei e italiani.

La ricchezza delle famiglie italiane cresce anche nel 2024 (+3,8%) grazie a un buon andamento dei mercati (+2,4%) e a nuovi flussi pari a 50 miliardi di euro. Torna a crescere il tasso di risparmio delle famiglie, dopo aver toccato il minimo nel 2023, i consumi restano stabili mentre il reddito disponibile è previsto in crescita dell’1,5 %.

In continuità con il 2023, anche il 2024 sarà un anno di crescita per l’industria del Private Banking. Il valore gli Asset under Management dovrebbe arrivare a 1.184 miliardi di euro. Un risultato significativamente superiore a quello degli altri operatori del sistema (+7,5% PB vs +2,1% altri operatori), in linea con la tendenza storica registrata negli ultimi 9 anni (variazione media annua +4,8% PB vs +1,5% altri operatori). Il maggior contributo alla crescita arriva dall’andamento positivo dei mercati (+3,9% PB vs +1,6% altri operatori). In linea con l’anno passato, si stima che l’allocazione maggiormente concentrata sugli investimenti finanziari supporti la crescita dei portafogli Private arrivando a colmare, quasi totalmente, l’effetto negativo dei mercati registrato nel 2022. Pur restando sostanzialmente stabili, l’andamento dei flussi testimonia la capacità dell’industria del Private Banking di attrarre nuova raccolta (+3,6%), a livelli sensibilmente superiori rispetto agli altri operatori (+0,5%).

Nel 2024 si prevede un leggero rallentamento del processo di ricomposizione dei portafogli Private verso l’amministrato registrato negli ultimi anni. Sebbene quest’ultimo continui a essere il comparto favorito (+14,1% a/a), sulla scia di tassi di interesse ancora elevati, sono previsti in crescita anche Fondi Comuni e Gestioni Patrimoniali (+7% a/a) e Prodotti Assicurativi (+4,3% a/a), mentre la liquidità resta sostanzialmente stabile (-0,5%). In termini di composizione del portafoglio, il risparmio amministrato arriva a una quota vicina al 32% dei portafogli: 10 punti in più rispetto a settembre 2022. L’impatto di questa impennata ha influenzato sia l’allocazione sul gestito, previsto in consolidamento al 35% (la quota media degli ultimi 5 anni è di circa il 38,5%), sia sui prodotti assicurativi (passati negli ultimi 10 anni dal 16% ad un massimo del 23% a fine 2022, per tornare al 19,4% nel 2024). La restante parte, relativa alla liquidità e ai depositi, è prevista nel 2024 ai minimi storici (13,7%) contro il valore massimo (circa 18%) raggiunto a settembre 2022.

Nell’anno in corso i nuovi flussi di ricchezza sono indirizzati in prevalenza verso i titoli (amministrato +9,9%), ma anche verso fondi e gestioni patrimoniali (+1,7%). Nel 2024 l’effetto flusso contribuirà per circa il 70% alla crescita complessiva del comparto amministrato, con i rendimenti sui titoli a tasso fisso che resteranno interessanti per gli investitori. Per fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi la tendenza è opposta: rispettivamente il 74% e il 90% del contributo alla crescita arriverà dall’effetto dei mercati.

Antonella Massari, Segretario Generale AIPB, ha dichiarato: "Le linee strategiche che hanno indirizzato le diverse attività svolte dall’Associazione si possono riassumere nel: valorizzare il Private Banking come attore della crescita del Paese; studiare l’evoluzione strategica del settore; mantenere un dialogo costruttivo con le Istituzioni per una sempre più efficace regolamentazione; offrire servizi innovativi per gli Associati; impegnarsi a fare dell’ufficio Studi un riconosciuto Think Tank sugli investimenti privati e sulla consulenza; contribuire alla creazione di una nuova generazione di professionisti e rafforzare le competenze, attraverso AIPB Schola, di chi già lavora nell’industria".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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