La bersagliera Selvaggia e il video acchiappalike

- di: Barbara Leone
 
“Mettiti la mascherina. Subito!”. “Subito lo dici a tua madre, va bene?” E’ stato più o meno questo il tono dell’acceso diverbio che si è consumato qualche giorno fa su di un volo della Turkish Airlines diretto a Istanbul. Protagonista Selvaggia Lucarelli che, telefono alla mano, filma una passeggera senza mascherina da lei aspramente redarguita. Ovviamente la cosa finisce a pesci in faccia, e soprattutto in bocca ai social. Tempo un nanosecondo, infatti, il video diventa virale. Già, perché la bersagliera Selvaggia si è immediatamente premurata di condividerlo a manetta su tutti i suoi profili. E voilà. Il gioco è fatto: i giornali hanno ripreso la notizia, e i commenti si sono moltiplicati come i pani e i pesci al tempo di Gesù. Perché lei, diciamo la verità, un pelino onnipotente ci si sente eccome. Risultato? Osanna per lei, così si fa, brava Selvaggia, la gente deve rispettare le regole… Appunto. E regola vuole che se tu mi riprendi e condividi il video con la mia faccia sulle tue pagine social come minimo mi devi chiedere la liberatoria. E se non lo fai, puoi pensare di blerare il volto e camuffare la voce.

Chiamasi diritto alla privacy, e cosucce del genere. Ma al di là di questo dettagliuccio da poco, ciò che lascia perplessi è la modalità da far west che con la pandemia ha preso sempre più piede. Perché, per dirla con Orazio, est modus in rebus. Tu puoi anche avere ragione nel merito, ma è proprio necessario appuntarti sul petto la spilletta da sceriffa gongolante? C’è modo e modo di far notare qualcosa, e la Lucarelli ha decisamente scelto quello sbagliato. Poteva semplicemente segnalare l’illecito, ammesso che tale sia, a chi di dovere. E qui casca l’asino. Perché se avesse segnalato, come poteva fare il video e metterlo in bella mostra sui social per beccarsi una valanga di like? Che sono stati tanti, tantissimi. E questa è forse la cosa più inquietante: l’insopportabile, asfissiante atmosfera da caccia alle streghe, che oramai da due anni a questa parte sta letteralmente intossicando l’aria che respiriamo. 

E’ come se la pandemia, con tutto ciò che ne consegue, abbia tirato fuori il peggio di noi

E’ come se la pandemia, con tutto ciò che ne consegue, abbia tirato fuori il peggio di noi. E pensare che c’era qualche anima candida che diceva “ne usciremo migliori”. Tutti contro tutti, questo siamo diventati. Altro che migliori, altro che andrà tutto bene. Sì, nei sogni dei pupi! Le regole vanno rispettate, certo. Ma esiste anche il buon senso, che vuol dire che se lo ritengo necessario segnalo a chi di dovere. E sennò mi taccio. O lo faccio notare educatamente. Di certo non mi metto a fare un video e lo posto su tutti i social. Che poi la Lucarelli sapeva benissimo che avrebbe scatenato un putiferio, e lo ha fatto apposta. Proprio per sentirsi dire bravahhh, vergognahhh, ha fatto benehhh. Ci manca la lapidazione in pubblica piazza e stiamo a posto. Peccato che la civiltà si dimostra rispettando le regole sì, ma anche mostrando empatia e comportandosi bene col prossimo. E invece ci sono persone talmente incarognite che litigano con tutti, cercano la rissa come se fosse una missione di vita. E quasi sempre la trovano. Perché volendo tutti i giorni c’è un motivo per travestirci da sceriffi: dai parcheggi in doppia e tripla fila fino ad arrivare a quelli che ti passano davanti mentre sei in coda alle poste. Purtroppo è un continuo di maleducazione e arroganza. Che facciamo: li filmiamo tutti? La verità è che certi personaggi attaccano il prossimo per principio, a prescindere direbbe Totò. Soprattutto quando hanno a che fare con chi è ideologicamente diverso. E questo, purtroppo, tra in giornalisti è all’ordine del giorno. 

La passeggera dell’aereo su cui viaggiava la Lucarelli sicuramente ha sbagliato: doveva indossare la mascherina, punto e stop. Anche se poi bisognerebbe capire se su quell’aereo vigevano le regole del suolo italiano o turco. Ma è un argomento contorto, e sinceramente poco importa. Quel che conta è che l’arroganza è stata bilaterale. Né demoni né santi. Solo tanta, tantissima miseria umana. Che poi, visto che si è improvvisata membro dell’equipaggio per far rispettare le tanto amate regole la Lucarelli poteva pure servire da bere. Almeno una cosa utile, dai!
 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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