Esprinet ha chiuso il 2021 con ricavi record. Il miglior anno della sua storia

- di: Marco Tringali
 
Esprinet, azienda attiva in Sud Europa nella consulenza, vendita e noleggio di prodotti tecnologici e della sicurezza informatica, ha chiuso il bilancio 2021 con numeri estremamente positivi. In data odierna, il CdA aziendale ha presentato i conti che al 31 dicembre 2021 hanno evidenziato un utile netto di 44,1 milioni di euro con un incremento di quasi 40 punti percentuali rispetto ai 31,8 milioni di euro fatturati nell'esercizio precedente.

In crescita anche i dati relativi ai ricavi da contratti con i clienti che si attestano a 4.690,9 milioni di euro (+4%). Un risultato agevolato anche dalla crescita organica  e dal contributo di 153,6 milioni di euro derivante dall'attività del gruppo GT acquisito in Spagna nel 2020, oltre che alle acquisizioni di DACOM e IDmaint in Italia, che l'azienda ha perfezionato ad inizio 2021. In crescita anche l'EBITDA adjusted salito a 86,1 milioni di euro, con una crescita del 25% rispetto all'esercizio precedente. L’EBIT è risultato pari a 68,4 milioni di euro, con un incremento del +44% rispetto ai 47,6 milioni di euro dichiarati nel 2020.

Utile netto del gruppo a 44,1 milioni (+39%) 

In positivo anche i dati relativi alla posizione finanziaria netta che si è attestata, al 31 dicembre 2021, a 227,2 milioni di euro, mentre al 2020 aveva chiuso a 302,8 milioni. Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet ha anche proposto all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,54 € per azione, un dato che ricalca il valore pagato nel 2021. Complessivamente i ricavi in Italia sono ammontati a 2.854,7 milioni di euro con una crescita del 5% rispetto all'anno precedente. In Spagna registrati ricavi pari a 1.686,7 milioni di euro mentre in Portogallo l'azienda ha fatturato 107,5 milioni di euro con una crescita di quasi 60 punti percentuali. Dati eloquenti che attestano il consolidamento e la dimensione internazionale dell'azienda con sede a Vimercate. Analizzando nel dettaglio i segmenti di clientela, nel 2021 il mercato ha registrato una crescita del 5% nel Segmento Business (IT Reseller) e del 6% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer). In leggera flessione invece il Segmento Consumer (2.190,2 milioni di euro, -1%) mentre il Segmento Business (2.648,2 milioni di euro) ha fatto registrare un'impennata del +12%.

Proposto dividendo pari a 0,54 euro p.a.

Un anno molto lusinghiero per i conti di Esprinet, come ha fatto notare anche Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET, nella sua chiosa riportata sulla nota ufficiale: “Chiudiamo un anno eccezionale – ha dichiarato Cattani - in cui abbiamo superato i nostri target stabilendo inoltre il record storico non solo di ricavi ma anche e soprattutto di redditività netta. Con grande soddisfazione registriamo come - coerentemente con la propria strategia di crescita focalizzata sulle linee di business alto marginanti – il Gruppo abbia ottenuto ricavi nel segmento Advanced Solutions superiori a 870 milioni di euro, segnando un +46% rispetto all’esercizio precedente. Ancora più rilevante risulta essere la crescita del segmento Cloud dove abbiamo registrato un +183% quasi raggiungendo 141 milioni di euro di ricavi. Evidenziamo anche una crescita nel segmento della clientela Business pari al +12%, dove ESPRINET, grazie alla costante attenzione agli indici di soddisfazione del cliente, consolida la propria quota di mercato.

Il Cash Conversion Cycle si attesta a 13 giorni in coerenza con il nostro obiettivo di mantenere un livello inferiore ai 18 giorni garantendo così una flessibilità finanziaria ottimale a supporto della nostra generosa politica di dividendo e della auspicata ricerca di interessanti opportunità di crescita per linee esterne anche in altre zone dell’Europa Occidentale oltre alle nazioni ove il Gruppo già opera. Riteniamo che il 2022, in assenza di shock esterni e ipotizzando che la guerra in corso in Ucraina si possa risolvere in tempi rapidi o comunque senza eccessivi impatti sullo scenario macroeconomico, possa registrare una ulteriore crescita del mercato di riferimento per il Gruppo nel Sud-Europa. Visto l’andamento dei primi due mesi di quest’anno che conferma la validità del modello di business adottato - ha concluso Cattani - stimiamo per l’anno fiscale corrente di poter ottenere un ulteriore aumento della redditività in linea con il percorso di crescita sotteso al piano industriale annunciato a novembre 2021. Tutto ciò pur in presenza di un mercato che per la prima parte dell’anno sarà ancora piuttosto sfidante e a seguire atteso in ripresa”.
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