BPER Banca torna in centro a L’Aquila: taglio del nastro nella Sede di Corso Vittorio Emanuele

- di: Redazione
 
BPER Banca torna in centro storico all'Aquila. La cerimonia di inaugurazione nella sede di corso Vittorio Emanuele ha avuto luogo questa mattina, a dodici anni dal sisma del 2009, alla presenza della Presidente della Banca Flavia Mazzarella e di una nutrita rappresentanza delle istituzioni locali. L'edificio è stato oggetto di un accurato intervento di ristrutturazione che ha riguardato l'intero immobile, per complessivi 4.000 metri quadrati. “Per BPER Banca, per la città e per l’intero territorio abruzzese si tratta di un evento storico che suggella, ancora una volta, il rapporto solido e profondo con il nostro Istituto”, ha dichiarato Flavia Mazzarella, Presidente del Consiglio di Amministrazione di BPER Banca. “Vivo con particolare emozione questo momento - ha aggiunto - consapevole del ruolo che la Banca ha sempre svolto e continuerà a svolgere, a fianco di famiglie e imprese, nel consolidare il cammino di rinascita e sviluppo della comunità aquilana. In quest’ottica il ritorno tanto atteso nella sede in centro, oltre ad avere una forte valenza simbolica, è anche un segnale molto concreto di vicinanza e sostegno alla popolazione e alle istituzioni”.

Il Vice Direttore Generale e Chief Business Officer di BPER Banca Pierpio Cerfogli ha sottolineato “l'intervento convinto e costante della Banca a supporto dei cittadini e del tessuto imprenditoriale locale, messo a dura prova dapprima dal sisma del 2009, poi dalla pandemia. Sono state lunghe fasi critiche - ha ricordato - in cui BPER Banca ha messo a disposizione tutti gli strumenti finanziari ed economici necessari, ben consapevole del ruolo fondamentale che ha il dovere di svolgere”. Nella sede di corso Vittorio Emanuele sono funzionali, dopo il restauro, il seminterrato, il piano terra, dove trovano posto gli uffici per la clientela - un open space che crea un “unicum” tra il fabbricato e il Corso -,  il primo piano con gli uffici della Direzione generale e il secondo dove sono allocati altri uffici della stessa Direzione. “E' un momento molto importante per la comunità aquilana”, ha detto Giuseppe Marco Litta, Responsabile della Direzione regionale BPER Banca Abruzzo Molise. “Il giorno del ritorno in centro storico, nella sede che rappresenta il riferimento economico, sociale e culturale della città, è finalmente arrivato. L'orgoglio è tanto, come le emozioni: è un segno tangibile di rinascita e coesione, che consente di guardare al futuro con grande fiducia. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla riapertura, alle istituzioni locali, alle imprese esecutrici, ai tecnici, alle maestranze, al management della Banca che non ha mai fatto mancare il suo appoggio e ai colleghi della Direzione regionale”. L'apertura della sede è stata preceduta, ieri sera, da un omaggio musicale offerto dalla Banca alla città: “Sulle ali dell'Aquila...”. Il concerto-evento è andato in scena in uno dei luoghi più suggestivi, la scalinata di San Bernardino. Si è esibita la “Ensemble Symphony Orchestra”, diretta dal Maestro Giacomo Loprieno, in “The legend: tribute to Morricone”.

BREVI CENNI STORICI SUL PALAZZO

Nel 1885 la Cassa di Risparmio dell’Aquila, alla ricerca di una sede prestigiosa che testimoniasse l’importanza ormai raggiunta all’interno della città, acquistò dal Comune il sito per la costruzione del proprio palazzo. Alla gara di appalto parteciparono l’impresa di Gaetano Di Marco e la ditta composta dal negoziante Remo Fanella e dal capomastro Germano Barattelli, che si aggiudicò l’opera per la somma di 191.685 lire. Il nuovo edificio, realizzato dal 1886 al 1892, contribuì in maniera determinante al consolidamento del “Corso” quale asse strategico della città, costituendo un modello di architettura in grado di valorizzare lo spazio urbano inteso come luogo altamente fruibile, di relazioni e di sviluppo sociale ed economico.  I Quattro Cantoni divennero così il centro direzionale della città. Nei suoi pressi si trovavano gli edifici pubblici più importanti: oltre alla Cassa di Risparmio, il Palazzo di Giustizia, quello delle Poste, il Municipio, l’Intendenza di Finanza, l’Istituto Tecnico, il Convitto Nazionale, il Banco di Napoli, la Banca Nazionale, il Teatro Comunale e i principali alberghi, caffè e negozi. Durante il secondo conflitto mondiale l’arcivescovo dell’Aquila Confalonieri, d’accordo con i vertici dell’Istituto, fece nascondere nel suo caveau i beni mobili preziosi degli ebrei aquilani per sottrarli alle requisizioni tedesche. Il Governatore della Banca d’Italia Azzolini fece altrettanto con le riserve di carta filigranata e le matrici per la stampa delle banconote. Dopo la Liberazione, come riconoscimento per il ruolo e l’appoggio forniti durante l’occupazione, la Cassa di Risparmio fu la prima banca a riaprire i battenti a L’Aquila.

SCHEDA RISTRUTTURAZIONE POST- SISMA

L'edificio che ospita la sede di BPER Banca in corso Vittorio Emanuele è un fabbricato di circa 6.000 metri quadrati totali. L'intervento di ristrutturazione post sisma ha riguardato l'intero immobile: a oggi sono funzionali il seminterrato, il piano terra dove trovano posto gli uffici per la clientela, il primo piano con gli uffici della Direzione Generale e il secondo che ospita la Direzione Regionale Abruzzo Molise, per complessivi 4.000 metri quadrati. I lavori di ristrutturazione post-sisma dell'intero aggregato, di cui fa parte l'edificio BPER, sono stati eseguiti dalla ditta Cingoli, per un importo complessivo di circa 11 milioni di euro. L'intervento è terminato nel 2018. I lavori di completamento funzionale del palazzo, invece, sono stati eseguiti dalla ditta Idri di Ancarano (Teramo) per un importo di 3 milioni 600 mila euro: il cantiere è stato riconsegnato il 30 giugno 2021. Lo stabile è stato progettato a fine ‘800 dall'ingegner Giulio De Angelis, romano, al servizio delle famiglie Barberini e Colonna, a cui si deve anche la progettazione di Villa Sciarra e del palazzo della Rinascente a Roma. Il secondo passaggio fondamentale riguarda la realizzazione, tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ‘60, della volta in cemento armato del salone centrale, che ha preso il posto della corte interna, opera dell'ingegner Sergio Musumeci, tra i più famosi strutturisti italiani. I suoi interventi sono stati sempre volti alla ricerca del “minimo strutturale” per le opere in cemento armato. Infine, l'intervento di completamento dei lavori post-sisma è stato guidato dall'architetto Fabio Cacciari, aquilano. Si basa sulla creazione di un open space e di una galleria al piano terra, che creano un “unicum” tra il fabbricato e il Corso, a servizio della clientela e della cittadinanza. L'edificio, al cui interno si trovano anche importanti opere d'arte, è stato dotato di un sistema “Bems”, di monitoraggio energetico, che consente di gestire i consumi.
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