Arrestati Toti, Spinelli e Signorini. L'accusa: corruzione

 
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato insieme all'ex presidente dell'Autorità del sistema portuale Paolo Emilio Signorini, attuale ad e direttore generale di Iren, e all'imprenditore Aldo Spinelli. La direzione distrettuale antimafia della Procura di Genova li accusa di “episodi di corruzione perpetrati in occasione di consultazioni elettorali”, oltre che nell'ambito delle attività portuali. Per il presidente Toti e per Spinelli sono scattati i domiciliari, per Paolo Emilio Signorini la custodia cautelare in carcere.

In tutto sono nove i destinatari delle misure cautelari, eseguite dal comando provinciale della guardia di finanza. Ai domiciliari anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente Toti, accusato di corruzione elettorale, che avrebbe commesso per agevolare l'attività di Cosa Nostra, in particolare il clan Cammarata del Mandamento di Riesi, con proiezione nella città di Genova. Il giudice delle indagini preliminari ha disposto anche il sequestro di oltre 570mila euro per Signorini, Aldo e Roberto Spinelli:  questo denaro sarebbe il frutto degli episodi contestati. A firmare l'atto il procuratore Nicola Piacente.

Secondo l'accusa, il presidente della Regione Toti avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli finanziamenti da oltre 74 mila euro, in cambio di vari favori. Tra questi, trasformare la spiaggia di Punta dell'Olmo a Celle Ligure da libera a privata; l'assegnazione a Spinelli di vari spazi, come un'area demaniale in uso ad Autostrade, e gli spazi portuali ex Carbonile Itar e Carbonile Levante. Ancora: velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse. (RAI News)
 
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